Conversazioni di Malines: ne parlano cardinali e leader anglicani

Venerdì webinar organizzato dagli ambasciatori di Belgio e Regno Unito presso la S. Sede a 100 anni dall’evento ecumenico

Conversazioni di Malines
Il Papa saluta l'arcivescovo di Canterbury © Vatican Media

Con la partecipazione di alcuni cardinali e dell’ex arcivescovo di Canterbury, l’11 giugno a partire dalle 14:30 si svolgerà il seminario “Le Conversazioni di Malines 100 anni dopo” su una pietra miliare dell’ecumenismo.

L’evento è organizzato dagli ambasciatori del Belgio e del Regno unito presso la Santa Sede, Patrick Renault e Sally Axworthy. Exaudi ha partecipato alla presentazione dell’evento ecumenico nella residenza dell’ambasciatore belga, nel quartiere Parioli di Roma.

Il cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio consiglio per la Promozione dell’unità dei cristiani; il cardinale Josef De Kesel, arcivescovo di Malines-Bruxelles; l’arcivescovo Rowan Williams, vescovo anglicano gallese, teologo e poeta, ex arcivescovo di Canterbury (2002-2012) saranno i relatori insieme ad altri illustri partecipanti.

“Si tratta di un’occasione unica in 100 anni per noi” ha sottolineato l’ambasciatore Renault “perché cade esattamente a un secolo dallo svolgimento di quell’evento”.

A seguito di una risoluzione della conferenza di Lambeth nel 1920, furono stabiliti contatti tra i membri della Chiesa anglicana (tra cui Lord Halifax e l’arcivescovo di York) e il cardinale Mercier, arcivescovo di Malines e primate della Chiesa cattolica in Belgio. Tra il 1921 e il 1927 il cardinale Mercier (e il suo successore, il cardinale Van Roey) ospitò 5 conversazioni private tra anglicani e cattolici sull’opportunità di riunificare le Chiese.

L’ambasciatore belga ha ricordato come il “coraggiosissimo” cardinale Mercier fu un “eroe della resistenza” contro i tedeschi e come il suo ruolo, insieme a quello di altri membri, “fu realmente rivoluzionario”, “segnando un grande, grande passo avanti, una nuova era dell’ecumenismo”.


Riconoscendo le opinioni discrepanti che sorgono ogni tanto tra Roma e la Gran Bretagna, è stato ammesso che “non tutti appoggiarono le Conversazioni”. Gli ambasciatori hanno fatto notare che ancora oggi i chierici di entrambe le parti continuano a parlare ma non solo; collaborano attivamente a diversi progetti in tutto il mondo, come ospedali e iniziative educative.

L’ambasciatrice Axwhorthy ha sottolineato come le recenti encicliche di Papa Francesco Fratelli Tutti e Laudato Si’ hanno rafforzato l’ecumenismo tra le religioni.

“Il modo in cui Fratelli Tutti richiama le religioni ad affrontare insieme i problemi del mondo – ha suggerito Axworthy – e quello in cui Laudato Si’ si concentra sulla tutela dell’ambiente, condiviso da molte religioni” negli ultimi tempi ha unito ancora di più le fedi. L’ambasciatrice ha anche ricordato come prima della canonizzazione di San John Henry Newman, il principe di Galles si recò a Roma e scrisse una riflessione per il giornale vaticano L’Osservatore Romano. “Speriamo che questo evento – ha concluso la diplomatica inglese – faccia riflettere”.

“Non si tratta solo di commemorare un avvenimento storico – ha detto l’ambasciatore Renault ai pochi giornalisti presenti – ma di un modo di guardare al futuro”.

Le Conversazioni di Malines contribuirono a promuovere la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani e, tutto sommato, alla visita dell’arcivescovo di Canterbury Michael Ramsay a Papa Paolo VI nel 1966 e all’inizio del confronto istituzionale con la Commissione internazionale anglicano-cattolica romana (ARCIC) nel 1970 e la Commissione internazionale anglicano-cattolico romana per l’unità e la missione (IARCCUM) nel 2001.

Il seminario analizzerà l’impatto e l’eredità delle Conversazioni di Malines come pure il futuro dell’ecumenismo. Inoltre, esaminerà l’ecumenismo anglicano cattolico al di là del solco istituzionale e parlerà del percorso fatto da entrambe le Chiese così come di quello da seguire. Infine, celebrerà l’ispirato intervento dei coordinatori belgi dei dialoghi. Prossimamente sarà reso noto un link per la partecipazione a distanza.