Mercoledì delle Ceneri giornata di digiuno per la pace

L’invito del Papa a pregare di fronte alla preoccupante situazione in Ucraina

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(C) Vatican Media

Il Mercoledì delle Ceneri, giornata di digiuno con cui comincia la Quaresima, sarà dedicato in particolare a pregare per la pace, soprattutto in Ucraina. Lo ha deciso Papa Francesco invitando credenti e non credenti a aderire a questa iniziativa per fermare “l’insensatezza diabolica della violenza”. Il Santo Padre ha fatto questo appello al termine dell’udienza generale del mercoledì. Ecco le parole del Pontefice, che si è rivolto direttamente a chi ha responsabilità politiche:

Angoscia e preoccupazione

Ho un grande dolore nel cuore per il peggioramento della situazione nell’Ucraina. Nonostante gli sforzi diplomatici delle ultime settimane si stanno aprendo scenari sempre più allarmanti. Come me tanta gente, in tutto il mondo, sta provando angoscia e preoccupazione. Ancora una volta la pace di tutti è minacciata da interessi di parte.

L’invito ai politici

Vorrei appellarmi a quanti hanno responsabilità politiche, perché facciano un serio esame di coscienza davanti a Dio, che è Dio della pace e non della guerra; che è Padre di tutti, non solo di qualcuno, che ci vuole fratelli e non nemici. Prego tutte le parti coinvolte perché si astengano da ogni azione che provochi ancora più sofferenza alle popolazioni, destabilizzando la convivenza tra le nazioni e screditando il diritto internazionale.

Giornata di digiuno per la pace

E ora vorrei appellarmi a tutti, credenti e non credenti. Gesù ci ha insegnato che all’insensatezza diabolica della violenza si risponde con le armi di Dio, con la preghiera e il digiuno. Invito tutti a fare del prossimo 2 marzo, Mercoledì delle Ceneri, una Giornata di digiuno per la pace. Incoraggio in modo speciale i credenti perché in quel giorno si dedichino intensamente alla preghiera e al digiuno. La Regina della pace preservi il mondo dalla follia della guerra.


E’ l’ennesimo appello del Santo Padre perché si fermi l’escalation di violenza che rischia di travolgere l’Ucraina e di innescare una pericolosa spirale dagli esiti imprevedibili