Una nuova beata e quattro nuovi venerabili, tra cui spicca la figura del cardinale Pironio. Papa Francesco ha autorizzato la Congregazione per le Cause dei santi a promulgare il decreto sul miracolo attribuito all’intercessione della venerabile Serva di Dio Maria Costanza Panas (al secolo: Agnese Pacifica), monaca professa delle Clarisse Cappuccine del Monastero di Fabriano; nata il 5 gennaio 1896 ad Alano di Piave, in provincia di Belluno, e morta il 28 maggio 1963 a Fabriano.
Gli altri venerabili
Gli altri decreti riguardano le virtù eroiche di quattro servi di Dio. Oltre al porporato argentino, sono Immacolato Giuseppe di Gesù (al secolo: Aldo Brienza), carmelitano scalzo, nato a Campobasso il 15 agosto 1922 e lì morto il 13 aprile 1989. La religiosa brasiliana Benigna Vittima di Gesù (al secolo: Maria Concetta Santos), della Congregazione delle Suore Ausiliatrici di Nostra Signora della Pietà; nata il 16 agosto 1907 a Diamantina e morta il 16 ottobre 1981 a Belo Horizonte. Infine, Giovanna Méndez Romero (detta Juanita), religiosa della Congregazione delle Suore Operaie del Cuore di Gesù; nata il 9 gennaio 1937 a Villanueva de Córdoba (Spagna) e lì morta il 5 aprile 1990.
Il più noto dei nuovi venerabili è senza dubbio il cardinale Edoardo Francesco Pironio, uno dei collaboratori di san Giovanni Paolo II nell’ideare le Giornate della Gioventù. Nato il 3 dicembre 1920 a Nueve de Julio, in Argentina, era l’ultimogenito di una famiglia molto numerosa (23 figli) di emigranti friulani. Ricevette l’ordinazione sacerdotale il 5 dicembre 1943. Fu professore e rettore del seminario di Buenos Aires, poi decano della facoltà di teologia dell’Università cattolica argentina.
Il ministero episcopale
Nel 1964 san Paolo VI lo nominò ausiliare di La Plata e poi nel 1972 vescovo di Mar del Plata. Ricoprì anche la carica di segretario del Celam (Conferenza dei vescovi latinoamericani). Nel 1975 fu chiamato a Roma come prefetto della Congregazione per i religiosi e creato cardinale l’anno successivo. Nel 1984 san Giovanni Paolo II lo nominò presidente del Pontificio consiglio per i laici e collaborò alla realizzazione delle Gmg.
Morì a Roma il 5 febbraio 1998, a seguito di un tumore osseo e fu sepolto nel santuario di Lujan, in Argentina. Nel suo testamento spirituale Pironio scrisse: “Rendo grazie al Signore per il mio ministero di servizio nell’episcopato. Quant’è stato buono il Signore con me! Ho voluto essere padre, fratello e amico dei sacerdoti, dei religiosi e delle religiose, di tutto il popolo di Dio. Essere semplicemente presenza di ‘Cristo, speranza della gloria’. Ho voluto esserlo sempre, nei diversi servizi che Dio mi ha chiesto come Vescovo”.