La prossima Giornata del Migrante e del Rifugiato sarà celebrata domenica 26 settembre 2021. In vista della 107ª edizione, il Papa ha scelto come titolo per il suo tradizionale messaggio “Verso un ‘noi’ sempre più grande”, ispirandosi al suo appello, contenuto al punto 35 dell’enciclica Fratelli Tutti, a far sì che “alla fine non ci siano più ‘gli altri’, ma solo un ‘noi'”.
“Questo ‘noi’ universale – spiega un comunicato del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale – deve diventare realtà innanzitutto all’interno della Chiesa, la quale è chiamata a fare comunione nella diversità”.
“Il messaggio – continua la nota – suddiviso in sei sottotemi, riserverà un’attenzione particolare alla cura della famiglia comune, la quale, assieme alla cura della casa comune, ha come obiettivo quel ‘noi’ che può e deve diventare sempre più ampio e accogliente. Per favorire un’adeguata preparazione alla celebrazione di questa giornata, anche quest’anno la Sezione Migranti e Rifugiati del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale ha allestito una campagna di comunicazione attraverso la quale verranno elaborati i sei sottotemi proposti dal Messaggio”.
A cadenza mensile, saranno proposti sussidi multimediali, materiale informativo e riflessioni di teologi ed esperti che aiuteranno ad approfondire tema e sottotemi scelti da Papa Francesco.
La Chiesa celebra la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato fin dal 1914, nell’ultima domenica di settembre. È sempre stata un’occasione per dimostrare la preoccupazione per le diverse categorie di persone vulnerabili in movimento, per pregare per loro mentre affrontano molte sfide, e per aumentare la consapevolezza sulle opportunità offerte dalla migrazione. Una necessità che se è sempre stata presente, è cresciuta negli ultimi anni con movimenti migratori che non si vedevano dai tempi dell’ultima guerra mondiale.
Lo scorso anno il tema scelto dal S. Padre fu “Come Gesù Cristo, costretti a fuggire”, dedicato in particolare al dramma degli sfollati interni.