“L’intervento chirurgico è terminato: si è svolto senza complicazioni ed ha avuto una durata di tre ore.” Sala Stampa della Santa Sede, [7 Giu 2023 alle 18:28] In via precauzionale sono sospese tutte le udienze fino al 18 giugno.
Il Santo Padre, ricoverato presso il Policlinico A. Gemelli, è stato sottoposto all’intervento chirurgico programmato ed eseguito nelle prime ore pomeridiane dal Prof. Sergio Alfieri, Direttore del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Addominali ed Endocrino Metaboliche, assistito dal Dott. Valerio
Papa, dalla dott.ssa Roberta Menghi dal dott. Antonio Tortorelli e dal dott. Giuseppe Quero; l’intervento è stato condotto in anestesia generale dal Prof. Massimo Antonelli, Direttore del Dipartimento di Scienze dell’emergenza, anestesiologiche e della rianimazione, coadiuvato dalla dott.ssa Teresa Sacco, dalla dott.ssa Paola Aceto e dal dott. Maurizio Soave e la dott.ssa Giuseppina Annetta per il posizionamento dell’accesso vascolare centrale.
Erano altresi presenti in Sala Operatoria il Prof. Giovanni Battista Doglietto, Direttore del Fondo di Assistenza Sanitaria, ed il dott. Luigi Carbone, Medico della Direzione di Sanità ed Igiene dello Stato della Città del Vaticano.
Trasmettiamo qui di seguito le informazioni fornite dal Prof. Alfieri, che ha eseguito l’intervento:
“Questo pomeriggio, presso il Policlinico Gemelli, il Santo Padre è stato sottoposto all’intervento chirurgico programmato per un laparocele incarcerato in corrispondenza della cicatrice delle pregresse operazioni chirurgiche laparotomiche effettuate negli anni passati.
Tale laparocele causava al Santo Padre, da alcuni mesi, una sindrome subocclusiva intestinale dolorosa ingravescente.
Nel corso dell’intervento chirurgico sono state riscontrate delle tenaci aderenze tra alcune anse intestinali medio-tenuali parzialmente conglobate ed il peritoneo parietale che causavano la sintomatologia sopra menzionata.
Si è proceduto pertanto alla liberazione delle aderenze (cicatrici interne) con sbrigliamento completo di tutta la matassa tenuale. È stata quindi eseguita la riparazione del difetto erniario mediante una plastica della parete addominale con l’ausilio di una rete protesica.
L’intervento chirurgico e l’anestesia generale si sono svolte senza complicazioni. Il Santo Padre ha reagito bene all’intervento chirurgico.”
Papa Francesco è vigile e cosciente e ringrazia per i numerosi messaggi di vicinanza e di preghiera che lo hanno da subito raggiunto.
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Papa Francesco dovrà nuovamente operarsi. L’intervento chirurgico all’intestino è previsto questo pomeriggio al Gemelli, dove ieri il S. Padre si era recato per un controllo. Evidentemente, i risultati delle analisi hanno determinato la decisione dei sanitari di operare Francesco.
La nota della Sala Stampa
A dare notizia dell’intervento, dopo che erano già iniziate a circolare alcune voci, è stato il direttore della Sala Stampa Matteo Bruni: “Il Santo Padre al termine dell’udienza generale si recherà presso il Policlinico Universitario A. Gemelli dove nel primo pomeriggio sarà sottoposto in anestesia generale ad un intervento chirurgico di Laparotomia e plastica della parete addominale con protesi.
L’operazione, concertata nei giorni scorsi dall’equipe medica che assiste il Santo Padre, sì è resa necessaria a causa di un laparocele incarcerato che sta causando sindromi sub occlusive ricorrenti, dolorose e ingravescenti”. In pratica, il Papa rischia un’occlusione intestinale che ha reso indispensabile l’operazione.
Per il Papa degenza non breve
“La degenza presso la struttura sanitaria durerà diversi giorni per permettere il normale decorso post operatorio e la piena ripresa funzionale” ha concluso Bruni.
Preghiamo perché il S. Padre possa guarire e tornare presto a guidare la Chiesa universale.
Il precedente
Il 4 luglio 2021 il Santo Padre fu operato, sempre al Policlinico Gemelli, a causa di una stenosi diverticolare del sigma, con la rimozione di una parte del colon da parte dei medici. In quel caso la degenza durò dieci giorni. Il Papa, successivamente, si rifiutò di sottoporsi a un’operazione per risolvere i problemi all’anca con una protesi a causa dei fastidi che gli aveva causato l’anestesia. Questa volta, però, non è stato possibile evitare l’intervento.