Dopo l’Angelus, Papa Francesco ricorda il carattere ecumenico del suo pellegrinaggio. Ascoltiamo ora il messaggio che i vostri amici qui con me ci leggeranno:
Cari fratelli e sorelle, dopodomani partirò per un viaggio apostolico nella Repubblica Democratica del Congo e nella Repubblica del Sud Sudan. Ringrazio le Autorità civili e i Vescovi locali per gli inviti e per i preparativi di queste visite, saluto con affetto quelle care popolazioni che mi attendono.
Quelle terre sono provate da lunghi conflitti: la Repubblica Democratica del Congo soffre, soprattutto nell’Est del Paese, per gli scontri armati e per lo sfruttamento; mentre il Sud Sudan, dilaniato da anni di guerra, non vede l’ora che finiscano le continue violenze che costringono tanta gente a vivere sfollata e in condizioni di grande disagio. In Sud Sudan arriverò insieme all’Arcivescovo di Canterbury e al Moderatore dell’Assemblea Generale della Chiesa di Scozia: vivremo così insieme, da fratelli, un pellegrinaggio ecumenico di pace.
A tutti chiedo, per favore, di accompagnare questo Viaggio con la preghiera.
E auguro a tutti una buona domenica. E per favore non dimenticatevi di pregare per me. Buon pranzo e arrivederci.