Nel pomeriggio di sabato 20 febbraio il Santo Padre ha fatto visita alla poetessa Edith Bruck, sopravvissuta alla Shoah, nella sua casa a Roma. Come ha reso noto il direttore della sala stampa della S. Sede, Matteo Bruni, “la conversazione con il Papa ha ripercorso quei momenti di luce di cui è stata costellata l’esperienza dell’inferno dei lager e ha evocato i timori e le speranze per il tempo che viviamo, sottolineando il valore della memoria e il ruolo degli anziani nel coltivarla e tramandarla ai più giovani”.
“Sono venuto qui da lei per ringraziarla per la sua testimonianza e per rendere omaggio al popolo martire della pazzia del populismo nazista – ha detto il Papa – E con sincerità le ripeto le parole che ho pronunciato dal cuore allo Yad Vashem e che ripeto davanti ad ogni persona che come lei ha sofferto tanto a causa di questo: ‘Perdono, Signore, a nome dell’umanità!’”
Dopo circa un’ora, Papa Francesco e la Signora Bruck si sono salutati e il Papa ha fatto ritorno in Vaticano.