Come anticipato nei giorni scorsi, le riflessioni e i disegni della Via Crucis del Venerdì Santo che Papa Francesco presiederà la sera del 2 aprile in piazza San Pietro, con un’affluenza limitata di fedeli, sono state affidate ai giovani di due case famiglia, di un gruppo scout di Foligno e della parrocchia romana dei Santi Martiri dell’Uganda, all’Ardeatino.
La Sala Stampa vaticana ha anticipato alcuni dei disegni realizzati dai bambini e dai ragazzi del catechismo, sia della Prima Comunione che della Cresima, dei Santi Martiri. Giovani dai 9 ai 14 anni guidati dai loro catechisti e dal parroco don Luigi D’Errico. “L’anno scorso – spiega il sacerdote – avevamo fatto una cosa simile per le Palme. Quest’anno avevamo pensato di farli sulla Via Crucis e abbiamo detto ai bambini di scegliere una stazione e disegnarla. Qualcuno ha fatto un disegno, altri un testo scritto, altri ancora hanno fatto entrambe le cose”.
Un lavoro che ha la caratteristica della semplicità, della spontaneità tipica dei bambini: “Hanno manifestato nei loro disegni la sensibilità forte che hanno i giovani davanti alla storia di un uomo che muore” spiega ancora don Luigi.
Il pianto delle madri
Lo dimostra bene un esempio: quanto siano stati colpiti i ragazzi dalla scena della IV Stazione, l’incontro di Gesù con sua Madre. “Uno di loro – racconta don Luigi – nel suo commento ha scritto “quanto avrà sofferto Gesù nel vedere la mamma che piange guardandolo soffrire”. Tanti soffrono quando vedono piangere le loro mamme, è qualcosa che li tocca nel profondo. In questi disegni hanno messo se stessi”.
Accanto al Papa
Alla Via Crucis di venerdì sera parteciperà una rappresentanza della parrocchia. “Io non ci sarò – spiega don D’Errico – perché devo curare i miei impegni in parrocchia. Ci saranno i ragazzi, i catechisti, a rappresentare un po’ tutte le parrocchie della diocesi del S. Padre. E tra di loro anche una ragazza down che porterà la croce”. Don Luigi, infatti, è anche referente diocesano della pastorale con i disabili e nella sua chiesa di periferia ha avviato un progetto per la piena inclusione dei ragazzi disabili non solo nella catechesi ma anche, per quanto possibile, nella vita della parrocchia.