Vasto pubblico radiofonico e televisivo di Santa Rosa

È ora di dare missione alle reti digitali

Viviamo tutti online. Interconnesso. Nell’ecosistema digitale, giornalisti e comunicatori disposti a farsi ascoltare. Come ottenerlo? Questa è la nuova sfida che lancia youtubers, tictoqueros, instagrammers. Insomma, a tutti quelli che si definiscono “influencer”.

Chiamati a dare tempo per “ascoltare”, giornalisti e comunicatori hanno intrecciato le loro esperienze nell’incontro del Laboratorio nazionale di comunicazione, organizzato dalla Commissione episcopale media della Conferenza Episcopale Peruviana. Tutti alla ricerca di chi vive ancora nelle periferie digitali, in terre senza missione.

Perché dovremmo dedicare tempo all’ascolto?

Dopo la discussione del sinodo sulla sinodalità, tenutosi a Roma nell’ottobre 2023, si è deciso che il dicastero per la comunicazione debba accompagnare il processo di “ascolto” per rendere possibile una Chiesa in uscita. Dal Sinodo in poi, tre azioni sono state vissute in parallelo; dedicare tempo all’ascolto, samaritano per accogliere i feriti, oltre ad agire con creatività e coraggio.

Come raggiungere chi popola i social network Possiamo raggiungere anche la sfera digitale? Senza dubbio, la presenza degli “influencer” all’ultimo sinodo ha consolidato le preoccupazioni raccolte dall’ecosistema digitale. Sono stati 244 gli influencer, che hanno permesso di pubblicizzare 150mila proposte, da parte di interessati a farsi ascoltare. Con ciò si sono aggiunti altri 20 milioni di partecipanti al sinodo.

Così “La Chiesa: vi ascolta” ha portato avanti il ​​sinodo sulla biosfera digitale. Una terra in missione, bisognosa di una presenza digitale. Di fronte a questi cambiamenti culturali, il direttore della comunicazione del Consiglio episcopale latinoamericano del CELAM, Oscar Elizalde, ha sottolineato che non si è trattato di un sinodo parallelo, o di un progetto improvvisato, ma si è trattato piuttosto di un’esperienza missionaria per andare incontro agli altri, “far sentire alle persone il bisogno di incorporarlo nella cultura digitale”

Oscar Elizalde, direttore della comunicazione del CELAM, ha tenuto il panel “Da influencer a missionari digitali”

“Samaritanizzare” le comunicazioni digitali

Nonostante tutte le difficoltà vissute in America Latina; situazioni di povertà e disuguaglianza, oltre alle diverse realtà politiche contrastanti, c’è anche un clamore, e una necessità di ascoltare il “bioma digitale” che sta crescendo e che gli “influencer” mettono sul piatto. Nell’era delle trasformazioni digitali della comunicazione, è necessario raggiungere un consenso su queste divergenze, per non aumentare questi divari, come suggerito nel capitolo 17 della relazione di sintesi presentata dopo il sinodo.


Nasce qui l’esigenza di “samaritanizzare” chi ancora è ferito o si sente escluso. L’obiettivo è quello di introdurre una nuova prospettiva dalla comunicazione. Missionare queste reti secondo ciascuna realtà per non “digitalizzare la pastorale”, ma piuttosto stabilire una “pastorale digitale”, è stata una delle idee presentate, durante la tesi di Elizalde, nella sua presentazione “Da influencer a “missionari digitali”, in sintesi, ha spiegato come la Chiesa affronta questa sfida di fronte ai cambiamenti culturali.

Esperienze di comunicazione dal Perù

Da più di 60 anni, la Radio e Televisione Santa Rosa (SRRTV) è la prima emittente cattolica del Perù, come ha presentato il direttore generale della radio, Fray Carlos Sánchez Ortiz, OP, durante il panel “Comunicazione in Perù: Esperienze”.

Presentazione del panel “La comunicazione in Perù”: Esperienze realizzate da Fray Carlos Sánchez Ortiz, OP, direttore generale della SRRTV. Nella foto da destra a sinistra, accompagnato da monsignor Edison Farfán Córdova, vescovo di Chiclayo dell’OSA e presidente dei media episcopali. commissione del CEP

La radio viene trasmessa dal convento di Santo Domingo, costituisce quindi un contributo all’apostolato dei frati del locale. Il sacerdote domenicano ha commentato di averlo ricevuto dopo la pandemia, tutti si sono subito messi al lavoro. Per questo le incidenze della pastorale si concentrano anche sulla comunicazione digitale attraverso lo streaming e il canale dritto YouTube, oltre al sito simultaneo www.santarosaradio.com.pe e alle sue frequenze sia in ampiezza modulata (15.00 A.M.) che su quella modulata frequenza (105.1 FM).

Da febbraio 2023 stiamo anche implementando lavori per sei canali via cavo che ridistribuiscono la nostra programmazione localmente in televisione. “Tuttavia, ciò che si cerca è ampliare il pubblico utilizzando i social network, per soddisfare anche le esigenze comunicative della sfera digitale”, ha parlato il sacerdote domenicano.

Dall’area stampa della radio, invece, la giornalista Esther Núñez Balbín, direttrice stampa della SRRTV, sta realizzando un “laboratorio stampa” per promuovere, dalla stazione, un giornalismo diverso, etico, responsabile e partecipativo, come si è visto durante l’evento.