Di fronte a una situazione – la pandemia di coronavirus – che nessuno era preparato ad affrontare, come qualsiasi altro comparto, le scuole cattoliche degli Stati Uniti hanno garantito lezioni in presenza in proporzioni maggiori rispetto alle scuole pubbliche. Al pari di altre scuole private, hanno offerto un’alternativa allettante alle scuole pubbliche che offrono solo lezioni a distanza, coi sindacati dei docenti contrari spesso all’istruzione in presenza fin quando docenti e alunni non saranno tutti vaccinati e la guerra alla pandemia non sarà dichiarata vinta.
Famiglie in difficoltà
Potrebbe persino sembrare che le scuole cattoliche registreranno un aumento di iscrizioni, da parte di famiglie desiderose che i loro figli facciano scuola in un’aula di mattoni e cemento con un professore loro dedicato. In realtà la pandemia porta purtroppo con sé disoccupazione e disagio economico, che rendono difficile a molte famiglie, soprattutto le più povere e vulnerabili, permettersi una scuola privata, cattolica o di altra ispirazione.
I dati di un dossier
Un rapporto diffuso a febbraio dalla National Catholic School Association ha delineato un complesso quadro di buone e cattive notizie per le scuole cattoliche americane alle prese con la pandemia. Di seguito sono riportati i punti chiave del rapporto:
Le iscrizioni alle scuole cattoliche in tutti gli Stati Uniti son calate del 6,4%, rispetto al precedente anno scolastico: si tratta del più grande calo, registrato in un solo anno, nell’ultimo quasi mezzo secolo.
La chiusura di scuole cattoliche nell’anno 2019-2020 ha avuto un impatto sproporzionato sulle famiglie più disagiate e non cattoliche.
Le scuole elementari cattoliche son quello che han sopportato il peso maggiore dell’impatto del covid, con un -8,1% di iscrizioni sull’anno precedente.
Le iscrizioni alla scuola materna sono diminuite del 26,6% dal 2019-2020 al 2020-2021.
Solo in 8 diocesi su 174 le scuole cattoliche han registrato un aumento dell’1% o più di iscrizioni di studenti.
È necessaria più informazione per determinare l’impatto che hanno sui trend delle iscrizioni i programmi finanziati dallo Stato per fare scegliere ai genitori le scuole per i propri figli.
Un maggior numero di scuole, rispetto agli anni precedenti, ha riferito di avere studenti in lista di attesa.
Il personale delle scuole cattoliche non ha subito tagli di posti di lavoro di entità proporzionale al calo di iscrizioni.
Oltre 200 scuole cattoliche sono state chiuse o accorpate alla fine dell’anno scolastico 2019-2020
Purtroppo, alcune delle più grandi diocesi statunitensi hanno registrato un calo cospicuo di iscrizioni alle scuole cattoliche: Los Angeles, -12,3%; Chicago, -8,2%; New York, -11,1%. Al contrario, alcune diocesi hanno beneficiato di un aumento di iscrizioni, come Las Vegas, +5,5%, Greensburg, +4,9%, e Bismarck, +3,3%.
L’intervista
Per un quadro aggiornato della situazione delle scuole cattoliche negli Stati Uniti, Exaudi ha rivolto alcune domande a Kathy P. Mears, presidente ad interim / CEO della National Catholic Education Association. Le sue risposte, illustrando gli attuali alti e bassi del mondo dell’educazione cattolica, offrono speranza comunque per un luminoso futuro.
Exaudi: Come hanno resistito le scuole cattoliche alla tempesta della pandemia?
Mears: Le nostre scuole stanno ben figurando. Stanno andando incontro alle esigenze degli studenti fornendo prestazioni scolastiche sia in persona che da remoto. E da inizio settembre scorso hanno registrato anche un aumento di iscrizioni.
Exaudi: Qual è stato l’approccio generale all’apprendimento a distanza rispetto a quello in presenza?
Mears: Circa il 90% delle nostre scuole offre ai nostri studenti lezioni solo in presenza oppure in presenza e a distanza. Circa il 10% delle nostre scuole offre solo istruzione a distanza.
Exaudi: Quante scuole cattoliche hanno chiuso a causa della pandemia?
Mears: Non abbiamo un numero certo. Sappiamo di 233 scuole chiuse o accorpate e presumiamo che in molti casi la causa sia stata il covid, ma il numero esatto non lo conosciamo.
Exaudi: Qual è stato l’impatto della pandemia sulle iscrizioni alla scuola cattolica?
Mears: Le iscrizioni sono calate, ma il grado di soddisfazione dei genitori che hanno iscritto per la prima volta i loro figli alle scuole cattoliche è altissimo.
Exaudi: C’è stato un passaggio di studenti da scuole pubbliche con istruzione a distanza a scuole cattoliche con istruzioni in presenza?
Mears: Sì. Anzi, è questo trend che sta alimentando l’aumento di iscrizioni da metà settembre.
Exaudi: Proiettandoci in avanti alla situazione del prossimo autunno, lei crede che saremo di nuovo completamente aperti?
Mears: Non abbiamo la sfera di cristallo, ma prevediamo di essere completamente aperti per lezioni in presenza. Crediamo inoltre che molte scuole continueranno a offrire opzioni virtuali.
Exaudi: Il futuro delle scuole cattoliche statunitensi, con la pandemia, è più roseo oppure riserverà minacce ancor più grandi?
Mears: Siamo ottimisti. Crediamo che, dato l’alto livello di soddisfazione dei genitori, presto saremo in grado di stabilizzare i numeri delle iscrizioni. Siamo lieti inoltre di riferire che ora che più stati stanno implementando programmi di scelta della scuola a beneficio delle famiglie, questo – crediamo – avrà un impatto positivo sulle scuole cattoliche.
Exaudi: Come hanno fatto gli insegnanti a reggere in queste circostanze?
Mears: I nostri insegnanti e presidi sono stati eccezionali. Certamente sono stanchi, data l’intensità di quest’anno. Fisicamente, insegnare con una maschera è più difficile. Tuttavia, resistono e continuano ad offrire un’istruzione cattolica di qualità ai nostri studenti e alle loro famiglie.