11 Marzo, 2025

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“Un pellegrinaggio per testimoniare la presenza di Dio nel mondo”

Udienza i pellegrini dell’Arcidiocesi di Ozamiz (Filippine)

“Un pellegrinaggio per testimoniare la presenza di Dio nel mondo”
Vatican Media

Questa mattina, nel Palazzo Apostolico Vaticano, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza i pellegrini dell’Arcidiocesi di Ozamiz (Filippine).

Pubblichiamo di seguito il discorso che il Papa ha rivolto ai presenti nel corso dell’Udienza:

Discorso del Santo Padre

Eccellenza,
cari fratelli e sorelle, buongiorno a tutti!

Do il mio benvenuto a tutti voi, in particolare all’Arcivescovo Jumoad, mentre festeggiate il cinquantesimo anniversario dell’attuale Arcidiocesi di Ozamiz con un pellegrinaggio mariano in Europa. Grazie per la vostra visita!

È giusto celebrare il vostro Giubileo d’oro in questo modo, con un pellegrinaggio. Infatti, il pellegrinaggio ai santuari è una chiara espressione di fiducia in Dio. I pellegrini portano nel cuore la loro fede, la loro storia, le gioie, le ansie, le speranze e le preghiere personali. Penso alla storia biblica di Anna, la madre del profeta Samuele. Si recò al santuario di Silo con tristezza, ma allo stesso tempo con umile fiducia, per chiedere a Dio il dono di un figlio. Lì il Signore ascoltò la sua preghiera ed esaudì il suo desiderio (cfr 1 Sam 1,12-17). Nei santuari incontriamo il tenero amore del Padre che ha misericordia di tutti. E questa misericordia ci viene spesso manifestata attraverso la nostra santa Madre, Maria, che ci insegna ad accogliere Dio nella vita e che, proprio perché madre, sa porre le nostre necessità davanti a Gesù, come fece per gli sposi a Cana (cfr Gv 2,3-5). A me piace che il gesto di Maria, quello che la dipinge come è, è quello di indicare Gesù. A Cana, cosa ha detto? “Fate quello che Lui dirà”. Maria mai indica sé stessa, Maria indica il Signore, sempre indica il Signore. È un gesto di madre, e generoso, perché lei mai ha voluto mettersi al centro, sempreil Signore.

Mi rallegra, quindi, che il vostro sia un pellegrinaggio mariano e che possiate fare sosta e pregare in diversi santuari dedicati alla Madonna. È Maria, infatti, a mostrarci che essere discepoli di Gesù implica sempre ascoltare la sua parola, meditarla nel cuore (cfr Lc 2,19) e poi portarla agli altri, come impariamo quando va a visitare l’anziana parente Elisabetta (cfr. Lc 1,39-56). Possiamo dire che la Vergine Maria è stata la prima discepola missionaria. Spero che questo pellegrinaggio aiuti ciascuno di voi a essere come lei: discepoli missionari trasformati dall’incontro con il Signore e rinnovati nello zelo di testimoniare la sua presenza, la sua compassione e il suo amore.

Nello stesso tempo, cari fratelli e sorelle, auguro che gli altri eventi e celebrazioni previsti per il Giubileo ispirino tutti i membri della comunità arcidiocesana ad approfondire la consapevolezza della chiamata battesimale a vivere sempre come fedeli discepoli del Signore. In questo modo, nutrita dalla predicazione della Parola di Dio e dalla celebrazione dei Sacramenti, la Chiesa che è in Ozamiz potrà contribuire alla diffusione del Regno di Dio, Regno di giustizia, di unità e di pace.

A questo proposito, esorto le vostre parrocchie e comunità ad essere esemplari nel praticare le opere di misericordia e nell’essere vicini a tutti, specialmente alle famiglie, ai giovani, ai malati, agli anziani e ai poveri, con la carità di Gesù. Questo richiede anche di essere amministratori responsabili del creato, nella consapevolezza che la cura per l’altro e quella per la nostra casa comune sono intimamente legate (cfr Laudate Deum, 3). Mentre guardate al futuro, vi incoraggio a camminare insieme in solidarietà fraterna, ascoltandovi l’un l’altro e soprattutto ascoltando lo Spirito Santo, che guida la Chiesa nel discernere percorsi nuovi e creativi per l’annuncio del Vangelo.

Carissimi, contate sulla mia vicinanza spirituale mentre iniziate il vostro pellegrinaggio. Possano queste giornate essere occasione di grazia per ciascuno di voi e portare frutto nel desiderio di continuare il vostro cammino di fede. Vi affido all’amorevole intercessione della Vergine Maria, Madre della Chiesa, e assicuro la mia preghiera per voi, per le vostre famiglie e per il popolo di Dio nell’Arcidiocesi di Ozamiz. Vi benedico tutti di cuore e vi chiedo, per favore, di pregare per me. Grazie.

Exaudi Redazione