Presentato nella Sala stampa vaticana dal direttore Matteo Bruni il 34° viaggio internazionale di Papa Francesco che domenica si recherà a Budapest per la conclusione del 52° Congresso eucaristico internazionale e successivamente in Slovacchia, toccando così 54 Paesi del mondo. Tre le tematiche fondamentali indicate da Bruni: “Sarà un viaggio di carattere spirituale, un pellegrinaggio caratterizzato dall’adorazione eucaristica e dalla devozione alla Madonna, che ha vegliato sul dolore di questi popoli”, segnati dalla persecuzione religiosa del regime comunista. Il 15 settembre, infatti, il Papa si recherà al santuario della Madonna dei Dolori.
I precedenti
San Giovanni Paolo II si recò due volte in Ungheria e tre in Slovacchia, la prima quando era ancora federata con la Repubblica Ceca. “All’epoca si voleva dare un segnale chiaro nella ricostruzione in chiave cristiana della società dopo la dittatura – ha detto Bruni – Fare memoria della sofferenza ma proiettati verso il futuro. Il contesto ora è chiaramente diverso ma i popoli e le terre sono quelli”
L’incontro con Orban
Bruni ha più volte sottolineato “il desiderio del Papa di presente al Congresso eucaristico”, circostanza non frequentissima per i Pontefici. E in questo quadro ha invitato a non dare troppo peso a “elementi che possono travisare la natura” prettamente spirituale del viaggio. Non sono state poche, infatti, le polemiche dopo che era stato messo in dubbio l’incontro con il primo ministro ungherese Orban, da sempre contrario all’accoglienza dei migranti, che invece fonti ungheresi hanno già confermato. Altro motivo di polemica è il poco tempo che il S. Padre trascorrerà in Ungheria ma anche Bruni ha ribadito che il motivo del viaggio a Budapest è esclusivamente il Congresso eucaristico.
Ecumenismo
In Slovacchia, oltre agli incontri in programma, non è escluso che il Papa veda il cardinale Tomko, ormai ultracentenario. Altri temi del viaggio saranno l’evangelizzazione, al centro dell’incontro con i giovani, l’ecumenismo e il dialogo interreligioso. Bruni ha fatto riferimento al discorso che l’11 maggio 2018 il S. Padre fece in occasione dell’udienza al metropolita Rastislav dopo un viaggio del cardinale Koch: “Tre i temi di quel discorso: martirio e santità, evangelizzazione e cultura, Cirillo e Metodio precursori dell’ecumenismo”. È facile immaginare che saranno argomenti presenti negli incontri in Slovacchia.
Gli incontri con le comunità ebraiche
Altri temi importanti del viaggio sono l’Europa e le comunità ebraiche. “È un viaggio nel cuore dell’Europa e sicuramente saranno toccati argomenti che riguardano tutto il continente” ha ipotizzato Bruni. Facile pensare anche alle migrazioni. Previsti poi incontri con le comunità ebraiche, che in quelle terre sono una presenza storica e hanno sofferto la crudeltà disumana della Shoah. Il viaggio, tra l’altro, si colloca tra il Capodanno ebraico e la festa di Yom Kippur, una coincidenza molto significativa.
Il Papa pronuncerà complessivamente 12 discorsi, tre a Budapest e 9 in Slovacchia. Per il viaggio sono previste le solite misure sanitarie, abitualmente abbastanza stringenti, con medico e infermieri a bordo, ma non sono state adottate precauzioni particolari dopo l’intervento chirurgico dello scorso luglio.