All’incontro di alto livello di ieri sulla prevenzione, la preparazione e la risposta alle pandemie, il Vescovo Gallagher ha sottolineato che le emergenze sanitarie, come la guerra, ci ricordano la nostra fragilità e la nostra profonda interdipendenza, nonché la nostra responsabilità reciproca. Ha esortato a promuovere la solidarietà globale e a dare priorità all’accesso universale alle tecnologie sanitarie, soprattutto per i più vulnerabili.
Pubblichiamo di seguito l’intervento che S.E. Mons. Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali della Segreteria di Stato, ha pronunciato ieri a New York alla Riunione di Alto-Livello sulla prevenzione, preparazione e risposta alle pandemie:
Intervento di S.E. Mons. Paul Richard Gallagher
Dichiarazione di S.E. Mons. Paul Richard Gallagher,
Segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali della Santa Sede, alla Riunione di Alto Livello sulla Prevenzione, Preparazione e Risposta alle Pandemie
20 settembre 2023
Signor Presidente,
l’esperienza della pandemia COVID-19 ha ricordato a tutti noi, ancora una volta, la nostra fragilità, la nostra fondamentale interconnessione e dipendenza reciproca, nonché la nostra responsabilità nei confronti degli altri. Infatti, come ha ricordato Papa Francesco, “una società sana è quella che si prende cura della salute di tutti”[1].
Durante la pandemia, abbiamo assistito a molta buona volontà e dedizione, a tutti i livelli di governo e a tutte le sfere della società. Questo vale anche per gli sforzi compiuti per sviluppare, produrre e distribuire rapidamente diagnostici, terapie e vaccini per la COVID-19. Tuttavia, rimane preoccupante il fatto che la percentuale di persone nei Paesi a basso reddito che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino COVID-19 è circa la metà di quella dei Paesi ad alto reddito.[2] Per mettere in pratica la solidarietà globale è necessario dare priorità all’accesso universale alle tecnologie sanitarie, in particolare per i più vulnerabili.
Durante la pandemia, la limitata capacità di produzione, unita alle grandi differenze di potere d’acquisto, ha creato disparità di accesso che la generosità da sola non è riuscita a superare. Per risolvere questo problema per le pandemie future è necessario un approccio allo sviluppo, che rifletta i profondi legami tra povertà e cattiva salute. Richiede inoltre lo sviluppo di capacità nei Paesi in via di sviluppo per promuovere la ricerca, l’innovazione, la produzione e la distribuzione a livello locale. Al di là di una “soluzione rapida”, è necessario garantire una risposta equa alle future pandemie. Considerando che le soluzioni durature spesso richiedono più tempo per essere raggiunte, non abbiamo tempo da perdere.
Signor Presidente,
Tutte le risposte affidabili alle emergenze sanitarie devono rispettare i diritti umani e le libertà fondamentali, tra cui la libertà di opinione e di espressione, la libertà di coscienza e la libertà di religione o di credo. Devono includere meccanismi di solidarietà volti ad aiutare i Paesi a fornire medicinali e un’adeguata assistenza sanitaria alle loro popolazioni, nel rispetto della loro sensibilità e sovranità culturale. Inoltre, è fondamentale anche la condivisione di informazioni e know-how scientifico a livello internazionale. A questo proposito, vale la pena ribadire che le organizzazioni internazionali come l’Organizzazione Mondiale della Sanità hanno un ruolo importante da svolgere per incoraggiare e facilitare il coordinamento e la cooperazione, ma che questo richiede anche di costruire costantemente la fiducia con e tra i Paesi.
Signor Presidente,
come ha affermato Papa Francesco, “la più grande lezione che abbiamo imparato dalla Covid 19 è stata la consapevolezza che abbiamo tutti bisogno gli uni degli altri […] e che nessuno di noi può essere salvato da solo”[3]. Speriamo che questa rimanga la convinzione che guida questo incontro e che possa ispirare il lavoro dell’Organo negoziale intergovernativo e del Gruppo di lavoro sugli emendamenti al Regolamento sanitario internazionale a Ginevra. Non si esce mai immutati da una crisi; sta a noi fare in modo che il cambiamento sia in meglio[4].
Grazie, signor Presidente.
___________________
[1] Papa Francesco, Udienza generale, 9 settembre 2020.
[2] UNDP, Global Dashboard for Vaccine Equity, https://data.undp.org/vaccine-equity/ (35,85% rispetto al 72,89%, al 23 agosto 2023).
[3] Papa Francesco, Messaggio per la LVI Giornata Mondiale della Pace, 1 gennaio 2023.
[4] Cfr. Papa Francesco, Discorso ai partecipanti all’Assemblea Plenaria della Pontificia Accademia per la Vita, 27 settembre 2023.
[Testo originale: inglese].