Qualche giorno fa mi sono imbattuta in un articolo intitolato “Sono una donna, una mamma e lavoro dentro e fuori casa”. L’ho letto ridendo e annuendo, perché, pur essendo un uomo, mi sono sentito completamente identificato. Certo, non faccio i lavori domestici con i tacchi né organizzo feste con un neonato in braccio, ma fidatevi, anche i papà hanno le loro battaglie epiche! Così, ispirato da quella mamma multitasking, ho deciso di scrivere la mia versione: quella di un uomo, marito, padre e lavoratore che cerca di mantenere la propria sanità mentale in mezzo al caos.
Per prima cosa, parliamo di cosa significa essere marito. Sì, quel ruolo che a volte passa in secondo piano tra le urla dei bambini e le bollette da pagare. Mia moglie è fantastica (e no, non mi sta guardando alle spalle mentre scrivo), ma a volte mi chiedo se sappia quanto la ammiro. Tra le sue riunioni di lavoro, le sue cene improvvisate e la sua capacità di trovare sempre il calzino smarrito, cerco di fare la mia parte. A volte questo significa sorprenderla con la colazione a letto (anche se il pane tostato è un po’ bruciato) o semplicemente ascoltarla dopo una lunga giornata. Perché, in fin dei conti, il matrimonio è una squadra e, anche se non sempre ci riusciamo alla perfezione, l’importante è continuare a provarci.
Poi c’è l’aspetto paterno. È qui che le cose si fanno interessanti. Se pensi che svegliare un adolescente sia difficile, prova a spiegargli perché non può portare il suo peluche a scuola. O peggio, prova ad aiutarlo con i compiti di matematica senza che entrambi vi innervosiate. Ma sapete una cosa? Sono proprio questi momenti, anche se estenuanti, a rendere tutto degno di essere vissuto. Come quando mio figlio mi dice: “Papà, sei il miglior allenatore di calcio… anche se non sai fischiare”. Grazie, figliolo, questo aumenta un po’ la mia autostima.
E non posso dimenticare il mio ruolo di lavoratore. Ecco perché sono io quello che cerca di conciliare le esigenze dell’ufficio con quelle di casa. A volte significa accompagnare i bambini a scuola prima di una riunione importante o rispondere alle e-mail mentre si è in coda al supermercato. Ma sapete una cosa? Ci sono anche momenti gratificanti, come quando i miei colleghi mi chiedono come faccio e io rispondo: “Con tanta pazienza e una moglie che è una supereroina”.
Dopo aver letto l’articolo di questa mamma multitasking, ho capito una cosa importante: anche se le nostre difficoltà possono essere diverse, siamo tutti sulla stessa barca. Che tu sia mamma, papà, marito o moglie, la cosa importante è ricordare che non sei solo. E che, anche se alcune giornate sono caotiche, c’è sempre spazio per le risate, l’amore e, naturalmente, una buona tazza di caffè (o una birra, nel mio caso).
Quindi, a tutte le mamme che hanno letto quell’articolo e a tutti i papà che stanno leggendo questo, ricordate: il cielo ci ha già riservato una corona… e forse anche un barbecue eterno. 🍺👑