Solennità del Battesimo del Signore: Fine del Natale

Lui è nato affinché tu possa rinascere

Il sacerdote Eugenio Bujalance offre questo articolo sulla solennità del Battesimo del Signore, festa che conclude il periodo natalizio.

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Con la celebrazione del Battesimo del Signore, poniamo fine al mistero del Natale. Dopo la manifestazione del suo amore, ci viene rivelata la sua identità, attraverso la quale sappiamo ciò che Dio desidera da ciascuno di noi. L’umanità che Gesù assume, lo fa affinché tu possa assumere la condizione divina. Si è fatto uomo affinché tu possa diventare figlio di Dio. In sintesi, il Battesimo di Gesù viene a spiegare il senso della sua nascita: egli nasce perché tu possa rinascere.

La differenza tra Giovanni Battista e Gesù è essenziale. In Giovanni c’è un uomo che cerca Dio, che desidera avvicinarsi a Lui e conoscerlo meglio. Tuttavia, Gesù è Dio, ed è Dio stesso che si sforza di avvicinarsi a noi, per questo Giovanni dice “Io vi battezzo con acqua, ma Lui con lo Spirito Santo e il fuoco” ci sono differenze tra un Battesimo e l’altro . Non è l’acqua che purifica Gesù, ma è Gesù che dà all’acqua il potere di purificare.

Tertulliano dice che Cristo non è mai senz’acqua, perché quest’acqua è la Chiesa, che diventa madre e genera i suoi figli attraverso il sacramento.

San Giovanni Paolo II ha introdotto i Misteri Luminosi nel rosario. Il primo di essi è il Battesimo di Gesù nel fiume Giordano. Perché il Battesimo di Gesù è luminoso?


Benedetto XVI nel libro “Gesù di Nazareth” dice che a volte abbiamo interpretato che Gesù, al momento del suo Battesimo, fosse illuminato dalla sua filiazione divina. Ma questo non è del tutto vero, Lui sapeva già qual era la sua missione e chi era, infatti, all’età di 12 anni, si perde nel tempio, e risponde a Giuseppe e Maria “Non sapevate che io dovevo essere nelle cose del Padre mio?”, ha sempre saputo di essere il Figlio di Dio.

Ciò che accade nel Giordano è luce per noi. La bellezza dei sacramenti è partecipare alla filiazione di Gesù Cristo, essere figli nel Figlio.

Posso partecipare a ciò che Gesù è, a ciò che ha con il Padre, grazie all’Incarnazione di Gesù Cristo.

Conoscevo un’anziana signora che pregava ogni giorno: “Dio è mio Padre, quanto sono felice, sono suo figlio, sono un figlio di Dio”. Non possiamo aspettare oltre, perché la nostra felicità è sapere di essere figli di Dio. Questa è la mia felicità. Poi arriveranno i problemi, ma nessuno potrà togliermi il fatto che sono figlio di Dio. Forse se ne avessimo l’opportunità chiederemmo a Gesù: “Ma come puoi farti battezzare?” Come puoi metterti nella stessa fila dei peccatori? È umiltà. Normalmente, tendiamo a pensare: io sono diverso, non sono come gli altri, devo seguire un percorso separato, o come si dice, la sposa alle nozze, il bambino al battesimo e il morto al funerale, è è il nostro peccato sentirci unici.

Il fiume Giordano si trova a meno di 430 metri sotto il livello del mare. Gesù scende nella parte più bassa della terra, perché vuole scendere nella parte più bassa di te, della tua povertà, della tua miseria. Volevo amare, ma non sapevo cosa volevo amare: questa è la sensazione che ci lascia il peccato.

Recuperiamo la grazia del Battesimo confessandoci e incontreremo Colui che la nostra anima cercava.