09 Marzo, 2025

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Singolarità, imprevedibilità e politica

Libertà e imprevedibilità umana nel contesto politico

Singolarità, imprevedibilità e politica

Ogni domenica, un piano che di solito si presenta, non come un poker d’assi ma con una certa frequenza, anche se distanziata, è quello di andare a fare una passeggiata. Ma se decidete di restare in città, il posto dove fare una passeggiata che riunisce le preferenze della famiglia è il centro commerciale. Tuttavia, come suggerisce il nome, l’obiettivo dei responsabili di ogni esercizio è quello di garantire che il percorso dei visitatori non sia circolare, ma piuttosto che preveda numerose fermate lungo il percorso, che consentano loro di stabilire un contatto personale con la grande varietà di prodotti prima di diventarne proprietari. Come si può dedurre, uno scenario del genere è ben lungi dall’essere reale in tutti i casi. Lo shopping è solo un altro elemento nella gerarchia delle ispirazioni che spingono una persona o una famiglia a viaggiare per trascorrere qualche ora in un centro commerciale.

In onore della natura delle cose, oserei dire che la disposizione degli spazi e degli arredi facilita il consumo. Pertanto, nel caso ipotetico in cui si decidesse in anticipo di non acquistare, di non spendere, la passeggiata si trasformerebbe in una passeggiata senza sosta o in una sorta di punto di osservazione di esperienze umane, sempre che ci si appropri di un posto a sedere (il cordolo che circonda i piccoli giardini).

Comodamente posizionati – per così dire – e attenti alle dinamiche e ai movimenti che tendono a caratterizzare questi grandi conglomerati, non si può fare a meno di restare stupiti dall’imprevedibilità e dalla singolarità dell’essere umano. Nonostante ci siano un percorso e degli stimoli comuni, le persone si muovono con uno stile proprio: alcune più veloci, altre più lente, alcune si fermano a ogni vetrina, altre chiacchierano, molte riflettono, ecc. Si esprimono modi di essere irripetibili, a volte apertamente contrapposti, altre volte con sfumature diverse, quando un’azione simile viene compiuta da persone diverse. L’uniformità e il pensiero univoco, le bandiere issate dai progressisti di sinistra, minano la squisita realtà e la dignità della persona. Tra l’altro perché con la nascita di ogni persona il modello si esaurisce, questa condizione di irripetibilità non è solo corporale ma attraverso il suo corpo manifesta l’intimo, la cosa personale custodita nel suo spirito, nel suo cuore. Anche perché gli esseri umani sono capaci di autodeterminazione, di schierarsi a destra o a centro. Per prendere questa o quella decisione. In virtù di quel grande dono che è la libertà, l’uomo è imprevedibile: di fronte allo stesso stimolo, non ha certezza su quale tipo di comportamento emetterà. Ciò non piace ai governi al potere in tutto il mondo. Il modo per ridurre l’imprevedibilità dei cittadini non sarebbe attraverso l’ascesa di governi tirannici; può essere raggiunto nei sistemi democratici. Sostituendo sostanzialmente il cittadino nelle sue responsabilità più dirette, lo stato sociale o populismo mira a infantilizzare i suoi sudditi. Conclusione: quanto si impara osservando! E nelle prossime elezioni deve prevalere il riconoscimento della natura delle cose!

Edistio Cámere

Especialista en Liderazgo y Dirección educativa