Padre Jorge Miró condivide con i lettori di Exaudi il suo commento al Vangelo di oggi, 1° ottobre 2023, intitolato “Si pentì e se ne andò”.
La chiave per comprendere la Parola che il Signore ci dona questa domenica è il versetto che cantiamo nell’Alleluia: Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore, io le conosco ed esse mi seguono; insieme al Salmo: Signore, fammi camminare con fedeltà, e il Signore insegna la sua via agli umili.
È una Parola che invita a rivedere la sincerità della propria fede, la sincerità e l’autenticità del proprio rapporto con Dio, cioè se nel proprio cuore si accoglie con fiducia la sua Parola e si vuole vivere facendo la sua volontà o, al contrario, se si vuole essere il dio della propria vita, e condurla secondo i propri progetti, i propri gusti e i propri criteri.
Questo è il senso della parabola dei due figli. Gesù non chiede chi dei due fosse più istruito, ma chi dei due facesse ciò che il padre voleva.
Questa è la chiave: ascoltare, conoscere e lasciarsi conoscere dal Signore e seguirlo.
Anche la seconda lettura ci parla di questo. Questo testo della lettera ai Filippesi è il contrappunto al peccato originale.
Adamo, che è un uomo, vuole essere come Dio, vuole usurpare il suo posto, vuole essere padrone del bene e del male, e così facendo rovina la sua vita e introduce il peccato nel mondo con conseguenze disastrose per tutti.
Invece, Gesù Cristo, che è Dio, si fa uomo, assume la condizione di schiavo, obbedisce al Padre e, in questo modo, è causa di salvezza per tutti. Ecco perché San Paolo dirà: Abbiate tra voi la mente di Cristo Gesù.
Due modi di vivere completamente diversi. Due modi che vi vengono presentati ogni giorno.
Quale scegliete? Per scegliere bene, avete bisogno dello Spirito Santo. Chiedetegli il dono del consiglio e il dono della pietà. Il primo vi darà il discernimento per conoscere la volontà di Dio, il secondo vi renderà felici di vivere come figli, godendo del Padre e vivendo nel suo amore.
Questa è la conversione di ogni giorno. Chi si esalta sarà umiliato, chi si umilia sarà esaltato. Non abbiate paura della vostra debolezza, abbiate paura del vostro orgoglio e della tiepidezza del vostro cuore.
Per questo Gesù dice nel Vangelo ciò che per noi è così sconvolgente: “gli esattori delle tasse e le prostitute vi precedono nella via del regno di Dio“.
Cosa vuole dirci il Signore? Ebbene, che coloro che soffrono per i loro peccati e hanno il desiderio di un cuore puro sono più vicini al Regno di Dio di coloro che vedono la Chiesa solo come un sistema e il cui cuore non è toccato dalla fede (cfr. Benedetto XVI).
Vieni, Spirito Santo (cfr. Lc 11,13).,
Si pentì e se ne andò: Commento di p. Jorge Miró
26ª domenica del Tempo Ordinario
Padre Jorge Miró condivide con i lettori di Exaudi il suo commento al Vangelo di oggi, 1° ottobre 2023, intitolato “Si pentì e se ne andò”.
La chiave per comprendere la Parola che il Signore ci dona questa domenica è il versetto che cantiamo nell’Alleluia: Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore, io le conosco ed esse mi seguono; insieme al Salmo: Signore, fammi camminare con fedeltà, e il Signore insegna la sua via agli umili.
È una Parola che invita a rivedere la sincerità della propria fede, la sincerità e l’autenticità del proprio rapporto con Dio, cioè se nel proprio cuore si accoglie con fiducia la sua Parola e si vuole vivere facendo la sua volontà o, al contrario, se si vuole essere il dio della propria vita, e condurla secondo i propri progetti, i propri gusti e i propri criteri.
Questo è il senso della parabola dei due figli. Gesù non chiede chi dei due fosse più istruito, ma chi dei due facesse ciò che il padre voleva.
Questa è la chiave: ascoltare, conoscere e lasciarsi conoscere dal Signore e seguirlo.
Anche la seconda lettura ci parla di questo. Questo testo della lettera ai Filippesi è il contrappunto al peccato originale.
Adamo, che è un uomo, vuole essere come Dio, vuole usurpare il suo posto, vuole essere padrone del bene e del male, e così facendo rovina la sua vita e introduce il peccato nel mondo con conseguenze disastrose per tutti.
Invece, Gesù Cristo, che è Dio, si fa uomo, assume la condizione di schiavo, obbedisce al Padre e, in questo modo, è causa di salvezza per tutti. Ecco perché San Paolo dirà: Abbiate tra voi la mente di Cristo Gesù.
Due modi di vivere completamente diversi. Due modi che vi vengono presentati ogni giorno.
Quale scegliete? Per scegliere bene, avete bisogno dello Spirito Santo. Chiedetegli il dono del consiglio e il dono della pietà. Il primo vi darà il discernimento per conoscere la volontà di Dio, il secondo vi renderà felici di vivere come figli, godendo del Padre e vivendo nel suo amore.
Questa è la conversione di ogni giorno. Chi si esalta sarà umiliato, chi si umilia sarà esaltato. Non abbiate paura della vostra debolezza, abbiate paura del vostro orgoglio e della tiepidezza del vostro cuore.
Per questo Gesù dice nel Vangelo ciò che per noi è così sconvolgente: “gli esattori delle tasse e le prostitute vi precedono nella via del regno di Dio“.
Cosa vuole dirci il Signore? Ebbene, che coloro che soffrono per i loro peccati e hanno il desiderio di un cuore puro sono più vicini al Regno di Dio di coloro che vedono la Chiesa solo come un sistema e il cui cuore non è toccato dalla fede (cfr. Benedetto XVI).
Vieni, Spirito Santo (cfr. Lc 11,13).,
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