Al termine della celebrazione eucaristica della domenica della Divina Misericordia, Papa Francesco ha pregato il Regina Coeli. La preghiera mariana nel tempo di Pasqua sostituisce l’Angelus. Il Santo Padre si è rivolto in particolare a quanti erano presenti nella chiesa, in rappresentanza di alcune categorie “nelle quali la misericordia si fa concreta”: sentirsi “misericordiati” per essere misericordiosi.
Queste le parole pronunciate dal Pontefice:
Prima di concludere questa celebrazione, vorrei ringraziare quanti hanno collaborato per prepararla e per trasmetterla in diretta. E saluto tutti coloro che sono collegati tramite i media. Un saluto particolare rivolgo a voi, presenti qui nella chiesa di Santo Spirito in Sassia, Santuario della Divina Misericordia: fedeli abituali, personale infermieristico, carcerati, persone con
disabilità, rifugiati e migranti, Suore Ospedaliere della Divina Misericordia, volontari della
Protezione Civile. Voi rappresentate alcune realtà nelle quali la misericordia si fa concreta, si fa vicinanza, servizio, attenzione alle persone in difficoltà. Vi auguro di sentirvi sempre misericordiati per essere a vostra volta misericordiosi. La Vergine Maria, Madre della Misericordia, ottenga questa grazia a tutti noi.
Il saluto ai fedeli
Al termine il Santo Padre ha lasciato la chiesa di Santo Spirito per fare ritorno in Vaticano. All’uscita, accompagnato dal presidente del Pontificio consiglio per la Nuova evangelizzazione, monsignor Rino Fisichella, e dal rettore della chiesa, monsignor Jozef Bart, con cui ha concelebrato la Messa, il Papa ha salutato anche un gruppo di fedeli che si era assiepato lungo le transenne. Per motivi di sicurezza legati al Covid, infatti, alla celebrazione liturgica ha potuto assistere un numero limitato di persone.