Questa mattina alle ore 11.30 ha avuto luogo, in diretta streaming dalla Sala San Pio X, Via dell’Ospedale 1, la Conferenza Stampa di presentazione del Convegno “Modelli di santità e canonizzazioni a 40 anni dalla Costituzione Apostolica Divinus perfectionis Magister”.
L’incontro, che si terrà presso la Pontificia Università Lateranense dal 9 all’11 novembre 2022, è promosso dal Dicastero delle Cause dei Santi e dal Pontificio Comitato di Scienze Storiche.
Sono intervenuti il Rev.mo Padre Bernard Ardura, O. Praem., Presidente del Pontificio Comitato di Scienze Storiche, e il Prof. Bernard Dompnier, Membro del Pontificio Comitato di Scienze Storiche e Consultore Storico del Dicastero delle Cause dei Santi, già docente presso l’Università di Clermont.
Pubblichiamo di seguito l’intervento di Padre Bernard Ardura:
Intervento del Rev.mo P. Bernard Ardura
Modelli di santità e canonizzazioni
a 40 anni dalla Costituzione apostolica
Divinus perfectionis Magister
(25 gennaio 1983)
Con la promulgazione della Costituzione Divinus perfectionis Magister, il 25 gennaio 1983, Giovanni Paolo II dichiarava di camminare sulle orme dei suoi predecessori, soprattutto Urbano VIII e Benedetto XIV, che, già ai loro tempi, avevano saputo raccogliere le esperienze dei secoli passati al fine di rendere lo studio delle Cause dei Santi sempre più preciso e documentato. Lo stesso diceva di Pio XI, il Papa che, tra le due Guerre Mondiali, aveva saputo cogliere l’importanza del progresso delle discipline storiche, per conoscere meglio e in modo più sicuro la verità concernente i Servi di Dio proposti in vista della Beatificazione e della Canonizzazione.
Ovviamente, con la semplificazione della procedura apportata dalle riforme di Paolo VI e soprattutto di Giovanni Paolo II, si è avuto un incremento sensibile di Beatificazioni e Canonizzazioni, portato al culmine proprio da Giovanni Paolo II, che nel suo pontificato ha proclamato oltre 450 santi e quasi 1300 beati, numero senza precedenti nella storia del cristianesimo e che rappresenta oltre la metà di tutti i santi e i beati proclamati dalla fine del Cinquecento.
Allora si pone una domanda, tra le numerose che si presentano nel vasto campo dell’agiografia: quali sono le figure di santità che la Chiesa intende proporre come modelli di vita santa al popolo di Dio? E sorge subito un’altra domanda, in realtà anteriore alla prima: quali sono le figure di santità che il popolo cristiano presenta alla Chiesa in vista della loro Canonizzazione? Quali sono le figure di santità nelle quali pastori e fedeli si ritrovano meglio, nelle quali vedono degli esempi da seguire, degli intercessori vicini alle loro necessità?
In questi tre giorni di studi, ci proponiamo di fare in qualche modo un bilancio dei quaranta ultimi anni, da Giovanni Paolo II a oggi, nel campo dell’agiografia, della teologia e del diritto relativi alle Cause dei Santi, e cercheremo di mettere in luce la grande varietà delle figure di santità, dai martiri, ai santi religiosi e laici, uomini e donne, ministri ordinati, papi, dottori, bambini e adolescenti. Proveremo a identificare gli ambienti di santità che riflettono la nostra epoca: famiglia e movimenti religiosi, e vorremmo almeno toccare alcuni temi di grande rilevanza, come la sfida della inculturazione della santità, santità e mistica, le varie dimensioni e il significato del miracolo nelle Cause dei Santi, senza dimenticare le rappresentazioni dei santi, che dicono qualcosa dell’immagine che ci facciamo della stessa santità.
Certo, si distingue la santità “della porta accanto” dalla santità canonizzata, e quindi è necessario interrogarci sui significati della santità canonizzata, nei vari campi religiosi, sociali, politici.
Quasi sessant’anni dopo il Concilio Vaticano II che, attraverso i suoi indirizzi pastorali e liturgici, ha limato le celebrazioni dei santi e incentrato il culto sulla Santa Messa e sul Cristo, si deve constatare la permanenza dell’interesse dei fedeli e della devozione popolare verso i santi.
Così, le figure dei santi più amati ci dicono qualcosa della Chiesa viva, della fede dei credenti, delle loro aspirazioni, della loro relazione con Dio, con i Santi, con la Chiesa, con il loro ambiente di vita.
Quindi, un Convegno su “Modelli di santità e canonizzazioni” non si limita a osservazioni esterne, ma ci fa anche entrare nella vita della Chiesa.