Il 1° novembre celebriamo la solennità di tutti i santi. La Chiesa ci ricorda che sebbene ci siano alcuni santi proclamati ufficialmente tali, sono molti di più quelli che sono già giunti in Cielo. Anche se i loro nomi ci restano sconosciuti. Oggi celebriamo tutti quegli uomini e quelle donne che sono felici per sempre con Dio. Beneficiamo anche delle loro suppliche davanti a Dio per quello che gli chiediamo. E ricordiamo che anche noi siamo chiamati alla stessa santità che loro hanno raggiunto.
L’esempio del buon ladrone
Quando ricordiamo un Santo, ci rendiamo conto che è un grande aiutante, un intercessore. Per questo la gioia di questa festa è enorme, perché tutti loro si offrono di aiutarci contemporaneamente. Sono una moltitudine immensa, tra i quali si trovano anche nostri concittadini e antenati. Si usa dire che il primo Santo canonizzato dal Signore è il buon ladrone. Poco prima di morire Gesù gli assicura che quello stesso giorno sarebbe stato con lui in paradiso.
Alla fine, questa è l’unica cosa che vale davvero la pena. L’unica cosa importante della nostra vita è arrivare in Cielo. E mai è valso di più il detto meglio tardi che mai. Per questo il buon ladrone, con il suo pentimento, non è più Dima il ladrone ma san Dima. Però, naturalmente, quanto prima scopriamo Dio, e l’importanza di essere santi, tanto meglio. Così saremo più felici in terra e in Cielo.
Gesù ci parla della felicità che abbiamo accanto a lui, e la tristezza così grande, sua e nostra, quando ci allontaniamo. È l’insegnamento della parabola del figliol prodigo. Quando torna il figlio, e mostra il suo pentimento, suo padre non gli dà un bacio ma mille. Così Dio accoglie i nostri desideri di essere santi, per quanto grandi siano stati i nostri peccati.
Santità ordinaria
Molti santi hanno avuto il desiderio di avere una vita puramente spirituale, che li ha portati a vivere in un monastero. Altri si sono dedicati ad aiutare gli altri, attraverso opere sociali. Più recentemente, san John Newman, e san Josemaría Escrivá de Balaguer, hanno spiegato anche l’importanza di cercare la santità nella vita normale di ogni persona. Dove si svolge il lavoro di ciascuno, le sue attività. Lì ognuno deve cercare di amare Dio e gli altri, con tutto il cuore.
Tutti i santi sono state persone che sono un esempio di come saper amare. E hanno dimostrato il loro amore, prima ascoltando e poi con la loro preghiera per ogni persona, e con i loro consigli. La santità sempre, necessariamente, mostra le opere che dimostrano l’amore e, con l’aiuto di Dio, i frutti della propria vita. Oggi abbiamo una grande opportunità per dire a Dio che vogliamo essere santi e chiedergli che ci aiuti.