Sant’Egidio: Nuovi arrivi dal Libano con i Corridoi Umanitari

Benvenuto a 49 rifugiati siriani e conferenza stampa al terminal 5 di Fiumicino

Sant’Egidio

Giovedì 30 maggio arriveranno a Fiumicino, con un volo proveniente da Beirut, 49 rifugiati siriani, di cui circa la metà sono minori, che hanno vissuto a lungo nei campi profughi libanesi nella valle della Bekaa, nella regione dell’Akkar e in alloggi precari alla periferia di Beirut.

Il loro arrivo in Italia – in un momento difficile per il Libano anche a causa del vicino conflitto tra Israele e Hamas – è reso possibile grazie ai Corridoi Umanitari promossi da Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese evangeliche in Italia e Tavola valdese, in accordo coi Ministeri dell’Interno e degli Esteri, che dal febbraio 2016 hanno portato in salvo in Italia, solo da questo paese, quasi 3mila persone. Complessivamente in Europa con i Corridoi Umanitari sono giunti circa 7.200 rifugiati.
I nuclei familiari saranno accolti in diverse regioni italiane, in parte grazie ai loro parenti, giunti in precedenza coi Corridoi Umanitari e ormai bene integrati nel nostro Paese, in parte in case messe a disposizione da famiglie italiane e associazioni. Queste ultime li accompagneranno nel percorso di integrazione, grazie all’apprendimento della lingua italiana e, una volta ottenuto lo status di rifugiato, all’inserimento nel mondo lavorativo.


I corridoi umanitari, interamente autofinanziati, sono un’iniziativa della società civile che rivela quanto sia possibile coniugare la salvezza dai viaggi in mare – e quindi dai trafficanti di esseri umani – con l’accoglienza e l’integrazione. Una best practice riconosciuta a livello internazionale che può diventare un modello per tutta l’Unione Europea. In questo tempo, segnato dal moltiplicarsi delle guerre, sono una risposta concreta per persone e famiglie vulnerabili, che hanno il diritto di essere protette e a cui vanno offerte vita e speranza per il futuro.