“Santa Sede e UNESCO uniscono le forze per l’alfabetizzazione e la pace”

Messaggio del Papa in della Giornata Internazionale dell’Alfabetizzazione

Vatican Media

Pubblichiamo di seguito il Messaggio che il Santo Padre Francesco ha inviato – tramite il Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin – alla Direttrice Generale dell’Unesco, Signora Audrey Azoulay, in occasione della Giornata Internazionale dell’Alfabetizzazione che si celebra oggi:

Messaggio

Signora Audrey AZOULAY
Direttrice generale dell’UNESCO
Parigi

Sua Santità Papa Francesco saluta tutti i partecipanti alla Conferenza Mondiale organizzata presso la sede dell’UNESCO a Parigi, nell’ambito della celebrazione della Giornata Internazionale dell’Alfabetizzazione 2023. Egli esprime inoltre la sua vicinanza a quanti sono coinvolti in varie iniziative a livello regionale, nazionale e locale in tutto il mondo, per celebrare questa importante giornata e per riflettere sul tema che ci è stato proposto quest’anno: «promuovere l’alfabetizzazione per un mondo in transizione: costruire le basi di un’economia sostenibile e pacifica».

L’insegnamento e l’apprendimento dell’alfabetizzazione hanno un ruolo centrale e primordiale nello sviluppo di ogni persona, nella sua armonica integrazione nella comunità e nella sua partecipazione attiva ed effettiva al progresso della società. La Santa Sede apprezza particolarmente l’azione dell’UNESCO a favore di una alfabetizzazione che, pur rispondendo a esigenze economiche e pratiche, è fondamentalmente finalizzata alla promozione e allo sviluppo dell’uomo all’altezza della sua vocazione personale, sociale e spirituale.

Le stime sul numero di persone prive delle competenze basilari dell’alfabetizzazione restano ancora allarmanti e ciò rappresenta un ostacolo al pieno sviluppo delle loro potenzialità. Il nostro mondo ha bisogno delle capacità e del contributo di tutti per affrontare al meglio le sfide del nostro tempo. Tra queste sfide, vorrei citarne tre:

1) Una prima sfida è quella dell’alfabetizzazione per la pace. In un mondo lacerato da conflitti e tensioni, è fondamentale non abituarsi al vocabolario della guerra e della discordia. Man mano che si impara a ferire con armi sempre più ignobili, si può rinunciare a farlo. Come si può ferire una persona, un parente, un amico con parole dure e gesti vendicativi, così si può rinunciare a farlo. Apprendere il lessico della pace significa restituire il valore del dialogo, della pratica della gentilezza e del rispetto dell’altro. «Questo sforzo, vissuto ogni giorno, è capace di creare una sana convivenza che supera le incomprensioni e previene i conflitti… Trasfigura profondamente il modo di vivere, le relazioni sociali e il modo di dibattere e confrontarsi sulle idee. Facilita la ricerca del consenso e apre strade dove l’esasperazione distrugge tutti i ponti» (Fratelli tutti, n. 224). D’altronde, la pace è ciò che la stessa UNESCO si è posta il compito di promuovere nella mente e nel cuore degli uomini, attraverso l’educazione, la scienza, la cultura e la comunicazione. Esse rimangono le uniche “armi” legittime ed efficaci da utilizzare, investendo più risorse ed energie per costruire la speranza in un futuro migliore.


2) Una seconda sfida è quella dell’alfabetizzazione digitale. La rivoluzione digitale e gli sviluppi dell’intelligenza artificiale stanno rapidamente espandendo il nostro accesso alle informazioni e la nostra capacità di connetterci gli uni con gli altri oltre lo spazio fisico. Tuttavia, persiste un ampio “divario digitale”, con milioni di persone che rimangono ai margini perché private dell’accesso non solo ai beni essenziali ma anche alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Inoltre, sulle “autostrade digitali” molti sono feriti dalla divisione e dall’odio. A ciò si aggiunge il grave rischio di consegnare la vita umana alla logica dei dispositivi che ne decidono il valore. Per prevenire una tecnologia mal gestita, fuori controllo e addirittura dannosa per la persona, sarà quindi necessario che le politiche e le leggi volte a favorire l’acquisizione di competenze digitali non trascurino la più ampia riflessione etica sull’uso degli algoritmi, orientandone l’utilizzo delle nuove tecnologie verso un percorso responsabile e umano.

3) Una terza sfida è quella dell’alfabetizzazione all’ecologia integrale. Dato che il degrado della natura è strettamente legato alla “cultura del rifiuto” che caratterizza oggi la convivenza umana, si tratterà di promuovere con pazienza e tenacia l’apprendimento di comportamenti più sobri e solidali che, oltre ad avere un impatto diretto sulla cura del prossimo e del creato, possano ispirare nel lungo termine una politica ed un’economia realmente sostenibili per la qualità della vita, a favore di tutti i popoli della terra e soprattutto di quelli che si trovano nelle situazioni più svantaggiate e a rischio .

Il Santo Padre rivolge a tutte e a tutti i suoi migliori auguri e assicura la sua preghiera per la fecondità delle riflessioni di questa giornata, nonché per la buona riuscita del vostro impegno a favore dell’alfabetizzazione che mira a gettare le basi di società sostenibili e pacifiche. Su di voi, sui vostri collaboratori e su tutte le realtà impegnate nell’alfabetizzazione, Papa Francesco invoca abbondanti benedizioni di saggezza, di gioia e di pace.

 

Cardinale Pietro Parolin
Segretario di Stato di Sua Santità

[Testo originale: Francese]