01 Aprile, 2025

Seguici su

Questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita: Commento di P. Jorge Mirò

Domenica 30 marzo 2025

Questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita: Commento di P. Jorge Mirò
Pixabay

Fr. Jorge Miró condivide con i lettori di Exaudi il suo commento al Vangelo di questa domenica, 30 marzo 2025, intitolato “Questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita”.

***

Oggi celebriamo la domenica detta Laetare, la domenica della gioia, perché cantiamo nell’antifona d’ingresso: Rallegratevi di Gerusalemme, rallegratevi con essa, voi tutti che l’amate: Rallegratevi della sua gioia, voi che eravate in lutto per lei; Succhierai al suo seno e ti sazierai delle sue consolazioni (cfr Is 66,10).

Qual è la causa di tanta gioia? La Parola ci ha dato la risposta: San Paolo ci ha detto che le cose vecchie sono passate, le cose nuove sono iniziate. Che Dio stesso era in Cristo per riconciliare il mondo a sé stesso, senza chiedere conto dei loro peccati, e ha posto in noi il messaggio della riconciliazione.

Questa è la causa della nostra gioia: che Dio vi ama gratuitamente, che Dio è fedele e mantiene le sue promesse. Dio, nel suo amore infinito, ci offre gratuitamente la salvezza: Tutto viene da Dio, che ci ha riconciliati con sé per mezzo di Cristo.

Dio ci invita a uscire dalla schiavitù del peccato e a ricostruire la nostra storia attraverso la sua misericordia. Dio dona il suo amore senza limiti. Dio ti ama e non smetterà mai di amarti! Egli ha mandato il suo Figlio non per condannare, ma per salvare.

E questo ci è stato raccontato in modo molto bello nel noto Vangelo del figliol prodigo.

Questa parabola vuole mostrarci il filo conduttore della fede cristiana, il nucleo del cristianesimo: Dio ti ama di un amore gratuito, cioè non devi guadagnartelo. Lui ti ama esattamente così come sei.

Lui ti ha creato per amore e perché tu possa vivere con Lui una storia d’amore e una vita di intimità personale: tu sei il suo figlio amato. Questa è la tua identità più profonda.

E un amore così grande, che è eterno: Dio ti invita a vivere con Lui per sempre, per tutta l’eternità. Niente e nessuno potrà separarci dall’amore di Dio, neanche la morte (cfr Rm 8,38).

Tu, come il figliol prodigo, puoi dubitare dell’amore del Padre e lasciare la sua casa per vivere la tua vita secondo i tuoi progetti, i tuoi criteri, i tuoi progetti, i tuoi desideri: in questo consiste il peccato.

Tu puoi smettere di amare Dio, ma Dio non smetterà mai di amare te.

E il peccato, quando insistiamo nel vivere lontani dal Padre, finisce per condurci alla tristezza e a mendicare la vita dagli idoli. E così, poiché non possono darci la vita, finiamo nell’insoddisfazione, nel vuoto: abbiamo “fame”.

E l’eco dell’amore di Dio che lo Spirito Santo fa risuonare nel vostro cuore vi invita a ritornare al Padre: nel nome di Cristo, vi chiediamo di riconciliarvi con Dio. Questa è la conversione: smettere di vivere secondo i propri criteri, vivere secondo la volontà del Padre, smettere di fingere di essere il dio della propria vita, vivere come figli di Dio, lasciarsi abbracciare dal Padre.

E quando uno ritorna, il Padre perdona sempre, accoglie e festeggia. Quando lo Spirito Santo ti permette di vedere i tuoi peccati, non ti porta alla tristezza o alla disperazione (che provengono dal Maligno). Lo Spirito Santo vi dona la compunzione, che è dolore trasfigurato dalla misericordia di Dio.

La conseguenza del perdono del Padre è simboleggiata nell’anello, segno di comunione, e nei sandali, calzari dell’uomo libero, nella gioia della festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita.

Un’altra conseguenza dell’aver accettato il perdono di Dio è che il tuo cuore giusto verso il fratello si trasforma in un cuore pieno di misericordia. Chi vive nella verità, ma nella carità. Chi non cerca la “morte” del peccatore, ma che si converta e viva. Ciò non umilia, ma accoglie. Chi non mormora, ma ringrazia. Chi non giudica, ma benedice…

Il fratello maggiore aveva vissuto tutta la vita nella casa del padre, ma il suo cuore era lontano dal padre. Lui era più interessato alle cose di suo padre che a lui.

Rallegrarsi! Non aver paura! Non importa quanti siano i tuoi peccati, non importa quanto lontano tu sia, Dio ti sta aspettando. Lasciatevi amare da Lui! Guarda il suo viso… e sarai raggiante.

Vieni Spirito Santo!

Jorge Miró

Sacerdote de la archidiócesis de Valencia y profesor en la Facultad de Ciencias Jurídicas, Económicas y Sociales de la Universidad Católica de Valencia