“Proteggi la dignidad umana in questa nuova epoca dell’uso delle macchine”

Mensaje del Santo Padre para el encuentro «Ética de la IA para la Paz» (Hiroshima, 9-10 luglio 2024)

“Etica dell’intelligenza artificiale per la pace”. Il 9 luglio è iniziato a Hiroshima (Giappone) l’evento di due giorni che riunisce leader religiosi di tutto il mondo per promuovere lo sviluppo etico dell’Intelligenza Artificiale. Avrà luogo anche la firma della Rome Call, documento che vuole sottolineare l’importanza dell’approccio multi religioso.

Pubblichiamo di seguito il Messaggio che il Santo Padre Francesco ha inviato ai partecipanti all’incontro “AI Ethics for Peace” (Hiroshima, 9-10 luglio 2024):

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Messaggio del Santo Padre

Cari amici, vi giunga questo saluto per il vostro incontro dal titolo “AI Ethics for Peace”. Intelligenza artificiale e pace sono due temi di assoluta importanza, come ho avuto modo di sottolineare ai leader politici del G7: “Conviene sempre ricordare che la macchina può, in alcune forme e con questi nuovi mezzi, produrre delle scelte algoritmiche. Ciò che la macchina fa è una scelta tecnica tra più possibilità e si basa o su criteri ben definiti o su inferenze statistiche. L’essere umano, invece, non solo sceglie, ma in cuor suo è capace di decidere. La decisione è un elemento che potremmo definire maggiormente strategico di una scelta e richiede una valutazione pratica. A volte, spesso nel difficile compito del governare, siamo chiamati a decidere con conseguenze anche su molte persone. Da sempre la riflessione umana parla a tale proposito di saggezza, la phronesis della filosofia greca e almeno in parte la sapienza della Sacra Scrittura. Di fronte ai prodigi delle macchine, che sembrano saper scegliere in maniera indipendente, dobbiamo aver ben chiaro che all’essere umano deve sempre rimanere la decisione, anche con i toni drammatici e urgenti con cui a volte questa si presenta nella nostra vita. Condanneremmo l’umanità a un futuro senza speranza, se sottraessimo alle persone la capacità di decidere su loro stesse e sulla loro vita condannandole a dipendere dalle scelte delle macchine. Abbiamo bisogno di garantire e tutelare uno spazio di controllo significativo dell’essere umano sul processo di scelta dei programmi di intelligenza artificiale: ne va della stessa dignità umana” (Cfr. Discorso al G7, 14 giugno 2024).

Nel lodare questa iniziativa vi chiedo di mostrare al mondo che uniti chiediamo un fattivo impegno per tutelare la dignità umana in questa nuova stagione di uso delle macchine.


Il fatto che vi ritroviate a Hiroshima per parlare di intelligenza artificiale e pace è di grande importanza simbolica. Tra gli attuali conflitti che scuotono il mondo, sempre più spesso purtroppo oltre all’odio della guerra si sente parlare di questa tecnologia. Per tale motivo ritengo di straordinaria importanza l’evento di Hiroshima. È fondamentale che, uniti come fratelli, possiamo ricordare al mondo che: “in un dramma come quello dei conflitti armati è urgente ripensare lo sviluppo e l’utilizzo di dispositivi come le cosiddette “armi letali autonome” per bandirne l’uso, cominciando già da un impegno fattivo e concreto per introdurre un sempre maggiore e significativo controllo umano. Nessuna macchina dovrebbe mai scegliere se togliere la vita ad un essere umano” (Cfr. Discorso al G7, 14 giugno 2024)

Se guardiamo alla complessità delle questioni che abbiamo davanti, includere nel governo delle intelligenze artificiali le ricchezze culturali dei popoli e delle religioni è una chiave strategica per il successo del vostro impegno per una saggia gestione dell’innovazione tecnologica.

Mentre auguro che questo incontro porti frutti di fraternità e di collaborazione, prego affinché ognuno di noi possa farsi strumento di pace per il mondo.
FRANCESCO