La partenza dei primi civili da Gaza verso l’Egitto attraverso il valico di Rafah è una notizia gradita, poiché segna un passo avanti nell’assistenza umanitaria agli abitanti dell’enclave palestinese.
Il valico di Rafah, che era rimasto chiuso durante il conflitto tra Israele e Hamas, è stato aperto il 1° novembre 2023 per consentire l’evacuazione di feriti e malati, nonché di stranieri.
Il primo gruppo di civili a lasciare Gaza era composto da 81 persone, tra cui 40 feriti, 20 donne incinte e 21 bambini. Il gruppo è stato trasferito negli ospedali egiziani per essere curato.
La partenza di questi civili è un sollievo per le famiglie che li aspettavano, ma è anche un promemoria della gravità della situazione a Gaza. Il conflitto ha provocato migliaia di morti e feriti e ha causato una grave crisi umanitaria nell’enclave.
È importante che la comunità internazionale continui a lavorare per alleviare le sofferenze dei gazesi e per trovare una soluzione pacifica al conflitto.
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dichiarato il 2 novembre 2023 che l’apertura del valico di Rafah per l’evacuazione dei civili da Gaza è “un passo importante” per alleviare le sofferenze degli abitanti dell’enclave palestinese.
Biden ha espresso la sua “gratitudine” all’Egitto per il ruolo svolto nell’apertura del valico e ha affermato che gli Stati Uniti continueranno a lavorare con la comunità internazionale per trovare una soluzione pacifica al conflitto tra Israele e Hamas.
I commenti di Biden sono stati accolti con favore dai palestinesi, che li hanno visti come un riconoscimento della gravità della situazione a Gaza. Tuttavia, alcuni analisti hanno espresso la preoccupazione che l’apertura del valico di Rafah non sia sufficiente a risolvere la crisi umanitaria nell’enclave.