23 Aprile, 2025

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Polonia: Inaugurato a Debki il monumento al Beato Popiełuszko

Nel 40esimo anniversario dell'assassinio del sacerdote

Polonia: Inaugurato a Debki il monumento al Beato Popiełuszko

Quest’anno ricordiamo un triste anniversario: il 40° anniversario del rapimento e del martirio di padre Jerzy Popieluszko. Tra le iniziative per ricordare il martire del comunismo, da segnalare l’inaugurazione della statua del Beato Jerzy a Debki.

Nel 1984 don Jerzy Popieluszko, cappellano del sindacato Solidarnosc, era già al centro dell’attenzione dei servizi segreti comunisti. Le sue Messe per la Patria, il suo aiuto alle famiglie degli internati dal regime e la sua attività caritativa irritarono i comunisti.

Lo seguivano, venivano organizzate provocazioni per aggredirlo, un gruppo speciale dei servizi segreti preparava un attentato contro di lui.

In quel momento difficile, Don Popieluszko andò in spiaggia per rilassarsi. Si trovava in un campeggio in una piccola cittadina sulle rive del Mar Baltico, Dębki, a nord di Danzica. È stato lì che gli agenti lo hanno raggiunto, ma lui è riuscito a scappare dal bungalow, sfuggendo a quell’inseguimento.

Lì, in una chiesa di legno progettata dall’architetto T. Torung e costruita nel 1935, 40 anni fa, il 16 agosto 1984, padre Popieluszko pronunciò una delle sue ultime omelie prima del martirio. Si conserva il suo manoscritto, in cui leggiamo le parole scritte dal futuro martire: «Perdonando diamo un’opportunità a coloro che perdoniamo. Gli diamo anche l’opportunità di intraprendere la via dell’amore. (…) Cristiano, Il perdono cristiano deve essere un perdono generoso, cioè sgorgato dall’amore, dalla bontà del cuore, non dal disprezzo o dalla paura. Solo chi è libero dentro può perdonare veramente (…). Anche quando siamo schiavi esternamente di questa o quella limitazione”.

Il 24 agosto 2024 nella chiesa di Nostra Signora di Częstochowa a Dębki si è svolta la cerimonia di commemorazione del beato Popiełuszko. Alle ore 15 è stata celebrata la Santa Messa solenne, al termine della quale sono stati scoperti una targa commemorativa e un monumento al Beato. Jerzy. L’evento, che si è svolto sotto il patronato onorario dell’arcivescovo metropolita di Danzica, monsignor Tadeusz Wojda SAC, è stato organizzato dall’Istituto della Memoria Nazionale di Danzica e dal sindacato “Solidarność” della regione di Danzica.

Wlodzimierz Redzioch

Wlodzimierz Redzioch è nato a Czestochowa (Polonia), si è laureato in Ingegneria nel Politecnico. Dopo aver continuato gli studi nell’Università di Varsavia, presso l’Istituto degli Studi africani, nel 1980 ha lavorato presso il Centro per i pellegrini polacchi a Roma. Dal 1981 al 2012 ha lavorato presso L’Osservatore romano. Dal 1995 collabora con il settimanale cattolico polacco Niedziela come corrispondente dal Vaticano e dall’Italia. Per la sua attività di vaticanista il 23 settembre 2000 ha ricevuto in Polonia il premio cattolico per il giornalismo «Mater Verbi»; mentre il 14 luglio 2006 Sua Santità Benedetto XVI gli ha conferito il titolo di commendatore dell’Ordine di San Silvestro papa. Autore prolifico, ha scritto diversi volumi sul Vaticano e guide ai due principali santuari mariani: Lourdes e Fatima. Promotore in Polonia del pellegrinaggio a Santiago de Compostela. In occasione della canonizzazione di Giovanni Paolo II ha pubblicato il libro “Accanto a Giovanni Paolo II. Gli amici e i collaboratori raccontano” (Edizioni Ares, Milano 2014), con 22 interviste, compresa la testimonianza d’eccezione di Papa emerito Benedetto XVI. Nel 2024, per commemorare il 40mo anniversario dell’assassinio di don Jerzy Popiełuszko, ha pubblicato la sua biografia “Jerzy Popiełuszko. Martire del comunismo” (Edizioni Ares Milano 2024).