“Estendo il mio saluto ai partecipanti al grande ‘Corteo dei Re Magi’ in Polonia, che con questa iniziativa testimoniano la fede nelle chiese e nelle strade di Varsavia e di tante città polacche, ma anche all’estero, anche qui a Roma! Un saluto a tutti i polacchi”. Con queste parole pronunciate dopo la recita dell’Angelus Papa Francesco si è rivolto a centinaia di migliaia di polacchi che il giorno dell’Epifania hanno partecipato ai tradizionali cortei dei Re Magi. Quest’anno i cortei sono stati organizzati in 905 località.
La festa dei Tre Re Magi è la festa dell’Epifania del Signore. I comunisti non potevano permettere questa manifestazione pubblica della fede e della religiosità del popolo perciò la abolirono. Il parlamento polacco l’ha ripristinò soltanto nel 2011. Ma già prima, nel 2009, il primo corteo dei Magi ebbe luogo nella capitale, a Varsavia. Quattro anni dopo, nel 2013, già circa 250 mila persone marciavano in oltre 90 città polacche. Ogni anno altre città si univano a questo tradizionale corteo dell’Epifania che ha raggiunto anche altri Paesi. Attualmente variopinte processioni dei Re Magi vengono organizzate in molti Paesi europei (tra cui Ucraina, Inghilterra, Austria, Francia, Germania e Italia), ma anche in Africa (Ciad, Camerun e Ruanda) e in entrambe le Americhe (tra cui Stati Uniti, Cuba ed Ecuador).
Quest’anno le processioni dell’Epifania si sono tenute per la 17a volta: colorati cortei di migliaia di persone sono marciate per le strade di 905 città in Polonia. Come ha spiegato Piotr Giertych, l’ideatore dei cortei dell’Epifania, si tratta di un evento che unisce due tradizioni polacche. “Da un lato, la tradizione dei canti natalizi, cioè andare di casa in casa e cantare canti natalizi, e la tradizione delle rappresentazioni del presepe, rappresentazioni teatrali di ciò che accadde duemila anni fa, quando i saggi dall’Oriente vennero ad adorare il neonato Gesù.”
Già prima dell’Epifania Papa Francesco ha assicurato la sua vicinanza spirituale agli organizzatori e i partecipanti ai cortei impartendo loro la sua benedizione. “È una grande gioia che nell’Anno Giubilare il neonato Figlio di Dio riceva pubblico omaggio per le strade di tante città del mondo” – si legge nella lettera inviata a nome del Santo Padre da mons. Roberto Campisi, Assessore agli Affari Generali presso la Segreteria di Stato della Santa Sede. Anche la coppia presidenziale polacca ha ringraziato per questa celebrazione massiccia e gioiosa dell’Epifania. Nella lettera firmata da Andrzej Duda e Agata Kornhauser-Duda si legge, tra l’altro: “grazie per aver coltivato la tradizione, che per migliaia di comunità locali in Polonia e all’estero è già diventata un’usanza permanente del mese di gennaio “.
A Varsavia, la processione dell’Epifania è stata preceduta dalla Santa Messa celebrata nella cattedrale di Varsavia dal vescovo ausiliare della capitale, mons. Michał Janocha.
Dopo l’Eucaristia alle 12,30 i Magi hanno raggiunto in processione la stalla di Betlemme posta sulla Piazza del Castello, dove si sono inchinati davanti al Bambino e hanno offerto i loro doni: oro, incenso e mirra. Inoltre durante la cerimonia sono state eseguite le danze degli Angeli, la danza dei Draghi e l’esercitazione della Legione Romana.
Il corteo dei Re Magi si è svolto anche nella capitale spirituale della Polonia, a Czestochowa. La cerimonia è iniziata nella Cattedrale della Sacra Famiglia, e si è conclusa con l’inchino a Gesù neonato del presepe allestito nel monastero di Jasna Gora.
L’anno scorso all’iniziativa dei cortei hanno aderito 880 comuni, quest’anno già 905. Gli organizzatori sottolineano che in molti luoghi la processione dell’Epifania rappresenta il più grande raduno di abitanti. Ciò è dovuto al fatto che il corteo dei Re Magi non divide, ma unisce. È aperto a tutti, come era aperto a tutti il presepe di Betlemme.