Perché un cattolico non può essere d’accordo con l’aborto?

La dottrina sociale della Chiesa, che promuove una visione del rispetto e della dignità della vita dal suo concepimento fino al suo termine naturale

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L’aborto è uno dei temi più controversi nel dibattito etico e sociale contemporaneo. Per i cattolici, la posizione sull’aborto è saldamente basata sulla dottrina sociale della Chiesa, che promuove una visione di rispetto e dignità della vita dal suo concepimento fino alla sua fine naturale.

La dignità della vita umana

Al centro dell’insegnamento cattolico sull’aborto c’è la fede nella dignità intrinseca di ogni vita umana. Secondo il Catechismo della Chiesa Cattolica, «la vita umana deve essere rispettata e tutelata in modo assoluto fin dal momento del concepimento» (Catechismo della Chiesa Cattolica, 2270). Ciò si basa sulla convinzione che ogni persona è creata a immagine e somiglianza di Dio e quindi ha un valore immenso e sacro.

L’insegnamento della Chiesa

La dottrina sociale della Chiesa ritiene che l’aborto sia moralmente inaccettabile a causa della diretta violazione della dignità umana. Papa Giovanni Paolo II, nella sua enciclica Evangelium Vitae, descrive l’aborto come una “azione gravemente immorale” che va contro il rispetto della vita e della giustizia (Evangelium Vitae, 62). La Chiesa insegna che il diritto alla vita è il primo diritto umano, e che la tutela di questo diritto è fondamentale per la giustizia e il bene comune.

La prospettiva del bene comune

L’insegnamento sociale cattolico pone l’accento sul principio del bene comune, che è l’insieme delle condizioni che consentono alle persone di raggiungere la loro piena realizzazione. L’aborto, ponendo fine a una vita potenziale, colpisce non solo il nascituro ma anche il tessuto sociale nel suo complesso. La Chiesa sostiene che ogni vita ha uno scopo e contribuisce al bene comune, e quindi è necessario proteggere i più vulnerabili, compresi i nascituri.

Il ruolo della legge naturale

La Chiesa fa appello anche alla legge naturale, legge universale iscritta nel cuore di ogni persona e che orienta ciò che è moralmente giusto. La legge naturale ritiene che la vita umana debba essere rispettata e protetta, e l’aborto è percepito come una violazione di questa legge fondamentale. Questo principio non si basa solo sulla rivelazione divina, ma anche su una comprensione razionale della moralità che dovrebbe essere accessibile a tutti, indipendentemente dalla loro fede.

La risposta alla crisi

La Chiesa cattolica non solo si oppone all’aborto, ma opera attivamente anche per sostenere le donne incinte e le famiglie in crisi. Attraverso programmi di assistenza e sostegno, la Chiesa cerca di offrire alternative valide all’aborto, promuovendo la cura, la solidarietà e l’amore verso le madri e i loro figli.


La posizione della Chiesa cattolica sull’aborto è profondamente radicata nel suo insegnamento sulla dignità della vita umana, sul bene comune e sulla legge naturale. Per i cattolici il rifiuto dell’aborto non è solo una questione di dottrina religiosa, ma espressione di un impegno per la giustizia e di un rispetto assoluto per ogni vita umana fin dal momento del concepimento.