Papa Francesco: Speranza e gentilezza rendono il mondo più bello

In un messaggio audio trasmesso sabato 28 dicembre da “BBC Radio 4 Today” nel corso del programma “Thought for the Day”, il Pontefice incoraggia a non guardare al futuro “con pessimismo e rassegnazione”, ma a scegliere sempre la strada del Amare e contemplare il mondo con “lo sguardo dolce della speranza”

“È più bello un mondo pieno di speranza e di gentilezza. È più umano, una società che guarda al futuro con fiducia e che tratta le persone con rispetto ed empatia”, perché speranza e gentilezza “toccano il cuore del Vangelo e indicano il percorso per orientare il nostro comportamento”. Così si è rivolto Papa Francesco agli ascoltatori della rete britannica BBC che hanno potuto ascoltare il suo messaggio audio, il 28 dicembre, durante la rubrica “Il pensiero del giorno” su “BBC Radio 4 Today”.

Il Pontefice aveva già partecipato alla trasmissione nel 2021, prima della Conferenza delle Parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, tenutasi a Glasglow, in Scozia. In quell’occasione, come ricordano i media, il Santo Padre ha invitato il mondo ad “adottare un urgente cambio di rotta” per preservare il pianeta per le generazioni future. Anche il suo predecessore, Papa Benedetto XVI, è stato il primo a intervenire nel programma, con un messaggio preregistrato la vigilia di Natale 2010.

Questa volta, l’occasione è il tempo del Natale e del Giubileo della speranza, iniziato lo scorso 24 dicembre: momenti che, spiega il Vescovo di Roma, esortano a diventare “pellegrini della speranza” e a non guardare al futuro “con pessimismo e rassegnazione.” “Le guerre, le ingiustizie sociali, le molteplici forme di violenza che sperimentiamo ogni giorno – sottolinea – non devono trascinarci nella tentazione dello scetticismo e dello scoraggiamento”.

La scelta che si dovrà fare, allora, sarà quella dell’Amore, che rende i cuori “ardenti e fiduciosi”. Chi ama, infatti, «anche se si trova in situazioni precarie, contempla sempre il mondo con lo sguardo dolce della speranza».


La gentilezza in sé, dice Francesco, «non è una strategia diplomatica», né «un comportamento formale da seguire per garantire l’armonia sociale o per ottenere vantaggi». Si tratta, al contrario, di “una forma di amore che apre i cuori all’accoglienza e aiuta tutti a essere più umili”, capaci cioè di quell’umiltà che “predispone al dialogo, aiuta a superare le incomprensioni e genera gratitudine”. In fondo, ricorda il Papa, si tratta di «prendere le cose della vita con gratitudine e non darle per scontate», come diceva lo scrittore britannico Gilbert Keith Chesterton.

Il messaggio si conclude con “un augurio di speranza” e l’auspicio che, durante il Giubileo, si possa “esercitare la gentilezza come forma di amore per relazionarsi con gli altri”, portando nel mondo “pace, fratellanza e gratitudine”.

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