Papa Francesco invia un messaggio durante l’Angelus dall’ospedale

Papa Francesco invia un messaggio durante l’Angelus dall’ospedale

Papa Francesco, attualmente ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma a causa di una bronchite, non ha potuto presiedere la preghiera dell’Angelus di questa domenica. Seguendo le istruzioni mediche, il Papa rimane in completo riposo per favorirne la guarigione.

Nonostante la sua assenza fisica, il Papa ha inviato un messaggio diffuso dalla Sala Stampa della Santa Sede. In essa esprimeva la sua gratitudine per le preghiere e le dimostrazioni di affetto ricevute durante la convalescenza, sottolineando l’importanza della fede e della solidarietà nei momenti difficili.

Il Santo Padre ha anche ricordato la recente celebrazione della Santa Messa dedicata agli artisti nella Basilica di San Pietro, sottolineando il valore dell’arte come linguaggio universale che unisce le persone al di là delle loro differenze.

Francesco ha anche invitato la comunità internazionale a non cessare gli sforzi nella ricerca della pace, esortando a risolvere i conflitti attraverso il dialogo e la comprensione reciproca.

Si prevede che il Papa rimarrà sotto osservazione medica nei prossimi giorni, finché gli specialisti non constateranno i suoi progressi e l’eventuale dimissione dall’ospedale.

***

Testo preparato dal Santo Padre


Fratelli e sorelle, buona domenica!

Oggi abbiamo celebrato in Vaticano l’Eucaristia dedicata in particolare agli artisti venuti da varie parti del mondo per vivere le Giornate del Giubileo. Sono grato al Dicastero per la Cultura e l’Istruzione per aver organizzato questo evento, che ci ricorda l’importanza dell’arte come linguaggio universale che diffonde bellezza e unisce i popoli, contribuendo ad armonizzare il mondo e a mettere a tacere ogni grido di guerra.

Desidero salutare tutti gli artisti intervenuti: mi sarebbe piaciuto essere tra voi, ma, come sapete, mi trovo qui al Policlinico Gemelli perché devo ancora curare la mia bronchite.

Rivolgo il mio saluto a tutti i pellegrini presenti oggi a Roma, in particolare ai fedeli della diocesi di Parma, venuti in pellegrinaggio diocesano, guidati dal loro Vescovo.

Invito tutti a continuare a pregare per la pace nella martoriata Ucraina, in Palestina, in Israele e in tutto il Medio Oriente, in Myanmar, nel Kivu e in Sudan.

Vi ringrazio per l’affetto, la preghiera e la vicinanza con cui mi avete accompagnato in questi giorni, così come vorrei ringraziare i medici e il personale sanitario di questo Ospedale per le cure che mi hanno prestato: svolgono un lavoro prezioso e faticoso, sosteniamoli con la preghiera!

E ora affidiamoci a Maria, la «Piena di Grazia», perché ci aiuti a essere, come Lei, cantori e artefici della bellezza che salva il mondo.