La Comunità di Sant’Egidio, fondata a Roma nel 1968 e presente in diversi Paesi d’Europa e del mondo, ha lanciato l’allarme. In un’intervista, il presidente della Comunità, Marco Impagliazzo, ha avvertito che le conseguenze della pandemia saranno “tragiche” per i poveri del mondo; ma ha anche sottolineato l’importante crescita della solidarietà con molti volontari, tra cui molti giovani.
Dal 26 al 28 agosto convegno internazionale dei Giovani per la Pace – Attesi partecipanti da 15 Paesi europei, tra cui l’Ucraina – Domenica assemblea con Marco Impagliazzo.
“A Global Friendship for a Global Peace”. Torna, finalmente in presenza, dopo due anni di stop a causa della pandemia, l’incontro internazionale dei Giovani per la Pace europei. Non più e non solo online. In un tempo segnato dalla terribile guerra in Ucraina – il più grave conflitto sul suolo europeo dalla fine della seconda guerra mondiale – Amsterdam ospiterà dal 26 al 28 agosto un grande evento per la pace, promosso da questo movimento legato alla Comunità di Sant’Egidio, che si è mobilitato nei mesi scorsi in numerose città europee contro la guerra ed è impegnato, ogni giorno, nelle periferie con i bambini in difficoltà, i senza dimora, gli anziani soli e i rifugiati.
Attesi nella capitale olandese 1000 giovani da 15 Paesi europei, tra cui l’Ucraina: una delegazione di 35 giovani, provenienti da Kiev, Kharkiv, Leopoli, Ivano-Frankivsk e Donetsk. Si confronteranno su diversi temi – migrazioni, povertà, ecologia – e daranno voce alle speranze di pace della loro generazione, per diffondere una cultura della solidarietà e dell’integrazione.
Sabato mattina i partecipanti, studenti universitari e delle scuole superiori, si recheranno alla casa di Anna Frank, per ricordare l’orrore della Shoah e rinnovare il loro impegno a contrastare ogni forma di violenza e razzismo.
Per maggiori informazioni www.santegidio.org