02 Marzo, 2025

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Jorge Miró

Chiesa e Mondo , Spiritualità

01 Marzo, 2025

3 min

Ogni albero si riconosce dai suoi frutti: Commento di Padre Jorge Miró

Domenica 2 marzo 2025

Ogni albero si riconosce dai suoi frutti: Commento di Padre Jorge Miró

Padre Jorge Miró condivide con i lettori di Exaudi il suo commento al Vangelo di questa domenica, 2 marzo 2025, intitolato “Ogni albero si riconosce dal suo frutto”.

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La fede non è una teoria da apprendere, ma una vita da godere; una vita nello Spirito, che trasforma il cuore della persona e si manifesta nelle opere: una fede senza opere è una fede morta. Le opere – tenendo conto della debolezza – non sono causa di salvezza, ma sono il segno dell’autenticità della fede (cfr Gal 5 e Mt 25,31ss), dell’accoglienza della salvezza.

La Parola di oggi ci dice: nessun albero buono produce frutti cattivi, né albero cattivo produce frutti buoni; Perciò ogni albero si riconosce dal suo frutto… dalla pienezza del cuore parla la bocca…

Il Signore ti invita a esaminare la tua vita e i frutti che ne scaturiscono… Per vedere se vivi nella benedizione, nella gratitudine e nella lode, segni che Gesù Cristo risorto vive in te e che sei aperto al suo Spirito. Oppure se, al contrario, vivete immersi in un lamento e in un mormorio permanenti, segni di un cuore che vive in una solitudine popolata di ululati (cfr Dt 32).

Se lasci che lo Spirito Santo agisca nel tuo cuore, appariranno i suoi frutti: amore, gioia, pace, pazienza, affabilità, gentilezza, lealtà, modestia, autocontrollo. Non esiste alcuna legge contro queste cose. E quelli che appartengono a Cristo Gesù hanno crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri. (cfr Gal 5,22-24).

Perché la vita cristiana non si riduce a una serie di atti esteriori senza che sia avvenuta una vera conversione del cuore.

Se il nostro cuore non cambia, finiremo per essere come gli ipocriti farisei che pretendevano dagli altri ciò che loro stessi non erano disposti a vivere. Per questo Gesù ci dice nel Vangelo: Perché guardi la pagliuzza nell’occhio del tuo fratello, mentre non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio?

La Parola ci invita seriamente alla conversione, perché lo spirito del fariseismo facilmente cade su di noi e ci intrappola.

Quando cadiamo nel fariseismo?

Quando ti limiti a osservare la legge e non vai al cuore dell’essere discepolo: lasci tutto per seguire Gesù, per vivere secondo la sua volontà e non la tua.

Quando pensi di essere migliore degli altri e vivi giudicando e condannando, invece di guardare gli altri come li guarda il Signore: con verità, ma con misericordia: non per distruggere o umiliare, ma per accogliere, incoraggiare e guarire.

Quando credi che “tu” sei salvato per le tue forze e per i “tuoi” meriti, disprezzando la grazia di Dio.

Quando vivi nell’ipocrisia: non nell’incoerenza della debolezza (vorrei, ma non posso), che ti porta all’umiltà e a confessare i tuoi peccati; ma nella doppiezza del non volere, ma del fingere, il che porta all’indurimento del cuore.

Quando cerchi la tua gloria e non quella di Dio. Ed è per questo che vai a mendicare per ottenere riconoscimenti, per le posizioni più alte…

Non spaventarti se vedi questo apparire nel tuo cuore. Ma non lasciate che si stabilizzi! Invochiamo lo Spirito Santo! Chiedigli un cuore nuovo che cerchi di vivere solo secondo la volontà di Dio.

Vieni, Spirito Santo!