Mons. Enrique Díaz Díaz condivide con i lettori di Exaudi la sua riflessione sul Vangelo di questo 24 dicembre 2024, dal titolo: “Oggi è nato per noi il Salvatore”.
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Testi della Messa di mezzanotte
Isaia 9,1-3,5-6: “Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce”
Salmo 95: “Oggi è nato per noi il Salvatore”
Tito 2,11-14: “La grazia di Dio è apparsa a tutti gli uomini”
Luca 2,1-14: “Oggi ci è nato il Salvatore”
Buon Natale a tutti voi! Il sorriso di un bambino che ci ama e diventa uomo per ciascuno di noi riempia i nostri vuoti, illumini le nostre tenebre e risvegli le nostre speranze. Buon Natale, con Cristo nel cuore!
“Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce; Su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse” (Is 9,1). Sono le parole che ascoltiamo la notte di Natale, nel clima della contemplazione e della gioia. È il grido di Isaia che, in mezzo alle difficoltà di Israele, annuncia la speranza a un popolo oppresso e minacciato, piegato e sull’orlo della disperazione. È anche l’annuncio pieno di fede e di speranza che vogliamo inviare a tutti gli uomini e le donne del nostro popolo che, nonostante il buio e le ombre attraverso le quali camminiamo, continuano a seminare illusioni, a riempire di luce, a costruire e ricostruire la nostra comunità. In mezzo a un mondo devastante, in mezzo alle insicurezze e alle ingiustizie, soprattutto alle catastrofi, naturali o causate dalla disattenzione umana, vogliamo alzare la nostra voce per annunciare che non tutto è perduto. Vogliamo incoraggiare la lotta sincera di coloro che promuovono la giustizia e la pace. Vogliamo unire le nostre mani e le nostre forze con coloro che portano luce e speranza nel nostro mondo.
Le ragioni che Isaia presenta per questa grande gioia sono: la fine dell’oppressione, che permette la gioia del raccolto, e la fine della guerra, che rimuove il giogo opprimente. Come vorremmo oggi poter dire che sono finite la corruzione, la discriminazione, la povertà, la miseria e le guerre! Vorremmo affermare che non esistono più gioghi oppressivi e che abbiamo la sana gioia di saperci tutti fratelli. Ma no; Tutte queste disgrazie subite dal nostro popolo non sono finite in alcun modo. D’altra parte, possiamo affermare che ci sono uomini e donne che, pieni di speranza, continuano a lottare per un mondo nuovo, e che oggi sono rafforzati dalle parole del Signore, che attraverso Isaia ci dice: “Non siate paura, perché io sono con te; Non angosciarti, perché io sono il tuo Dio: ti fortifico, ti aiuto e ti sostengo con la mia destra vittoriosa… Non temere, piccolo verme di Giacobbe, bruco d’Israele; Io stesso ti aiuterò” (Is 41,10.14). Noi ci sentiamo così: “piccolo verme… piccolo bruco”, ma nelle mani del Signore.
“Un bambino ci è nato infatti” (Is 9,5). Il Bambino appena nato è la massima espressione di questo sogno. Se l’oppressione è finita, se la guerra è finita, è perché è nato un Bambino. La luce è apparsa. Questo è il motivo della nostra gioia e il motivo per continuare a lottare: “Ci è nato un Bambino”. È Dio fatto uomo che trasforma le nostre tenebre in luce. La più grande presenza di Dio è diventare carne come noi. Come i pastori, anche noi oggi ci troviamo sorpresi e “la gloria di Dio ci circonda con la sua Luce”. E alla luce di questo Bambino tutto cambia. L’oscurità non può vincere la luce. L’egoismo, l’ambizione, la corruzione, per quanto grandi possano essere, non riusciranno a vincere la luce. Questo è il motivo della nostra speranza! I nostri poveri sforzi sono legati alla debolezza e piccolezza del Bambino che si annida tra le braccia amorevoli di Maria. Ma con questo Bambino, “Ammirabile Consigliere”, “Dio potente”, non avremo paura. Egli fa nascere in noi la vera speranza. Per questo oggi ci uniamo a tutti gli uomini nella speranza. È nato un Bambino, che è la nostra speranza!
È bello vedere come i più semplici, lasciando da parte le amare frustrazioni, cominciano a costruire, e a portare luce e speranza a tutti i loro fratelli. Il piccolo verme e il piccolo bruco stanno costruendo la Casa Nuova, dove tutti siamo fratelli e dove tutti possiamo vivere con dignità. Possiamo noi tutti, uniti a questo Bambino “che ci è nato”, costruire insieme il Regno di Dio. La luce di Cristo illumini tutti gli uomini e il suo amore si estenda a tutta la terra.