Nicaragua, il doloroso addio delle Suore di Madre Teresa

Espulse dal regime dittatoriale di Ortega

Nicaragua
Madre Teresa (C) Vatican Media

Daniel Ortega, al suo quinto mandato presidenziale, dopo aver fatto uscire il Nicaragua dall’Onu, aver chiuso 758 Ong, cinque università, espulso il Nunzio Apostolico lo scorso marzo e imprigionato diversi dissidenti politici, ora se l’è presa con le Missionarie della Carità di Madre Teresa. Le Missionarie fondate dalla santa sono parte delle 101 organizzazioni chiuse nei giorni scorsi, colpevoli di “non aver rispettato i loro doveri” e violato una legge che regolamenta le OSSL, e tra l’altro combatte – e non è uno scherzo – il riciclaggio di denaro, il finanziamento al terrorismo e la proliferazione di armi di distruzione di massa.

Il rammarico del cardinal Brenes

Il cardinale Leopoldo José Brenes Solórzano, arcivescovo metropolita di Managua, in un comunicato ha commentato “la decisione dell’Assemblea nazionale di annullare la personalità giuridica alla fondazione delle Suore Missionarie della Carità di Santa Teresa di Calcutta, che ha fornito assistenza ai più poveri della nostra società nicaraguense”.

La nota della Chiesa del Nicaragua afferma: “Ci rammarichiamo profondamente per il dolore” causato perché “tanti nostri fratelli che non avranno più le cure che ricevevano delle sorelle”. Il cardinale aggiunge: “Esprimiamo la nostra gratitudine per il loro servizio inestimabile alle nostre chiese locali” e assicura alle sorelle che possono “contare sulla nostra vicinanza, solidarietà e sulle nostre umili preghiere”. E conclude: “Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio”.

“Golpisti e criminali”

Secondo il Governo del Nicaragua, che ha tacciato i vescovi di essere “golpisti” e i preti come “criminali”, le missionarie della Carità non sono accreditate “dal ministero della Famiglia per operare come un asilo nido, un ritrovo per giovani ragazze e un dispensario per anziani”.


Inoltre, non avrebbero “un permesso, che dovrebbe essere concesso dal ministero dell’Educazione, per effettuare il rinforzo degli apprendistati”, per le diverse strutture che si occupano di azioni caritative.

Molti tweet e messaggi di vicinanza sulle reti sociali esprimono rammarico per l’espulsione di queste religiose che erano in Nicaragua da 34 anni, occupandosi di un centro per l’infanzia, dove si offrivano corsi di musica, formazione professionale per le vittime di violenza, una casa per ragazze e una struttura per anziani.

Ortega caccia le suore e apre ai russi

L’Associazione delle Missionarie della Carità è stata fondata in Nicaragua il 16 agosto 1988, durante il primo governo di Daniel Ortega, dal 1985 al 1990, e dopo la visita di Madre Teresa nel Paese.

Nella scia della sua rivoluzione, il regime del presidente Ortega e della sua compagna, la vicepresidente Rosario Murillo, ha anche autorizzato il personale militare russo, con navi e aerei, ad entrare in Nicaragua dal 1º luglio al 31 dicembre di quest’anno.