Padre Jorge Miró condivide con i lettori di Exaudi il suo commento al Vangelo di oggi, domenica 5 maggio 2024, intitolato “Nessuno vi ama come Lui”.
***
La Parola che il Signore ci dona oggi ci invita a scoprire e a godere della prima e principale di tutte le verità della nostra fede: Dio è amore. Questo è il filo conduttore di tutta la fede cristiana.
Dio ti ama. E ti ama liberamente, senza che tu debba guadagnarti questo amore. Ti ha creato per amore e ti ha creato per vivere con te una storia di amore e di salvezza.
Nell’essere persona e nell’essere cristiano tutto è grazia, tutto è dono, tutto è chiamata del Signore. Una chiamata a cui devi rispondere. E in quella risposta puoi aprire il tuo cuore al Signore o lasciarlo chiuso. Questo è il mistero e il dramma della libertà! «Solo a partire dal dono di Dio, liberamente accolto e umilmente ricevuto, possiamo cooperare ai nostri sforzi per lasciarci trasformare sempre più» (Francesco, GE 55).
Per questo Gesù sottolinea nel Vangelo che non siete voi che avete scelto me, sono io che ho scelto voi. E ci ha scelti per essere santi e irreprensibili davanti a lui mediante l’amore (Ef 1,4).
Ed essere cristiani, essere discepoli non è una teoria che si apprende; o un moralismo, che si realizza. No. È vivere una storia d’amore con il Signore, che ha dato la vita per te, che è stato mandato nel mondo come vittima di propiziazione per i nostri peccati, affinché noi potessimo vivere attraverso di lui.
Per questo ce lo dice anche nel Vangelo: vi chiamo amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi.
E ci ha scelti per vivere una vita di amicizia, di intimità, di comunione con il Signore e anche per una missione: vi ho destinati ad andare e portare frutto, e il vostro frutto durerà.
E qual è quel frutto che il Signore vuole che portiamo?
Rimanete nel suo amore osservando i suoi comandamenti e vivendo il comandamento nuovo dell’amore: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha amore più grande di quello che dà la vita per i propri amici.
Senza cadere – come ci ricorda Papa Francesco – nei due subdoli nemici della santità e del discepolato: lo gnosticismo e il pelagianesimo (cfr Francesco, GE, cap. II).
Lo gnosticismo suppone una fede chiusa nel soggettivismo, che finisce per “fabbricare” una spiritualità vuota, un Dio senza Cristo, un Cristo senza Chiesa, una Chiesa senza popolo.
Il pelagianesimo dimentica lo Spirito Santo e la grazia e cerca di attribuire tutto alla volontà umana e allo sforzo personale, dimenticando che tutto dipende non dalla volontà o dal correre, ma dalla misericordia di Dio (Rm 9,16) e che Egli ci ha amati per primo (1 Gv 4,19). «Non siamo giustificati dalle nostre opere o dai nostri sforzi, ma dalla grazia del Signore che prende l’iniziativa» (Francesco, GE 52).
Rallegrarsi! Possa Gesù continuare a chiamarti oggi a vivere con te una storia d’amore. Lasciati amare! Apri il tuo cuore! Nessuno ti ama come Lui non viene per toglierti nulla che ti renda felice, ma per darti tutto.
Vieni, Spirito Santo!
“Nessuno ti ama come Lui”: commento p. Jorge Miró
VI domenica di Pasqua
Padre Jorge Miró condivide con i lettori di Exaudi il suo commento al Vangelo di oggi, domenica 5 maggio 2024, intitolato “Nessuno vi ama come Lui”.
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La Parola che il Signore ci dona oggi ci invita a scoprire e a godere della prima e principale di tutte le verità della nostra fede: Dio è amore. Questo è il filo conduttore di tutta la fede cristiana.
Dio ti ama. E ti ama liberamente, senza che tu debba guadagnarti questo amore. Ti ha creato per amore e ti ha creato per vivere con te una storia di amore e di salvezza.
Nell’essere persona e nell’essere cristiano tutto è grazia, tutto è dono, tutto è chiamata del Signore. Una chiamata a cui devi rispondere. E in quella risposta puoi aprire il tuo cuore al Signore o lasciarlo chiuso. Questo è il mistero e il dramma della libertà! «Solo a partire dal dono di Dio, liberamente accolto e umilmente ricevuto, possiamo cooperare ai nostri sforzi per lasciarci trasformare sempre più» (Francesco, GE 55).
Per questo Gesù sottolinea nel Vangelo che non siete voi che avete scelto me, sono io che ho scelto voi. E ci ha scelti per essere santi e irreprensibili davanti a lui mediante l’amore (Ef 1,4).
Ed essere cristiani, essere discepoli non è una teoria che si apprende; o un moralismo, che si realizza. No. È vivere una storia d’amore con il Signore, che ha dato la vita per te, che è stato mandato nel mondo come vittima di propiziazione per i nostri peccati, affinché noi potessimo vivere attraverso di lui.
Per questo ce lo dice anche nel Vangelo: vi chiamo amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi.
E ci ha scelti per vivere una vita di amicizia, di intimità, di comunione con il Signore e anche per una missione: vi ho destinati ad andare e portare frutto, e il vostro frutto durerà.
E qual è quel frutto che il Signore vuole che portiamo?
Rimanete nel suo amore osservando i suoi comandamenti e vivendo il comandamento nuovo dell’amore: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha amore più grande di quello che dà la vita per i propri amici.
Senza cadere – come ci ricorda Papa Francesco – nei due subdoli nemici della santità e del discepolato: lo gnosticismo e il pelagianesimo (cfr Francesco, GE, cap. II).
Lo gnosticismo suppone una fede chiusa nel soggettivismo, che finisce per “fabbricare” una spiritualità vuota, un Dio senza Cristo, un Cristo senza Chiesa, una Chiesa senza popolo.
Il pelagianesimo dimentica lo Spirito Santo e la grazia e cerca di attribuire tutto alla volontà umana e allo sforzo personale, dimenticando che tutto dipende non dalla volontà o dal correre, ma dalla misericordia di Dio (Rm 9,16) e che Egli ci ha amati per primo (1 Gv 4,19). «Non siamo giustificati dalle nostre opere o dai nostri sforzi, ma dalla grazia del Signore che prende l’iniziativa» (Francesco, GE 52).
Rallegrarsi! Possa Gesù continuare a chiamarti oggi a vivere con te una storia d’amore. Lasciati amare! Apri il tuo cuore! Nessuno ti ama come Lui non viene per toglierti nulla che ti renda felice, ma per darti tutto.
Vieni, Spirito Santo!
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