Il terremoto che ha scosso il Nepal nord-occidentale nella notte del 3 novembre ha avuto una magnitudo di 5,6 ed è stato avvertito fino a Nuova Delhi (India), colpendo molte persone che stavano già dormendo nelle loro case. Il bilancio più recente è di centinaia di morti e feriti.
Il Nepal è uno dei Paesi più a rischio di disastri al mondo, con una popolazione molto povera e infrastrutture insufficienti per far fronte a inondazioni o terremoti.
Il terremoto non solo ha distrutto o danneggiato quasi 8.000 scuole, lasciando un milione di bambini senza istruzione, ma ha anche raso al suolo centinaia di monumenti e palazzi reali, compresi i siti patrimonio dell’umanità dell’UNESCO nella valle di Kathmandu.
Il Papa ha anche invitato la comunità internazionale a mostrare solidarietà al Nepal e ai Paesi colpiti dal terremoto. Ha detto che “è tempo di agire con urgenza per aiutare le vittime di questa tragedia”.
Il Vaticano ha inviato una prima assistenza finanziaria di 100.000 dollari per aiutare le persone colpite dal terremoto. Ha inoltre inviato una delegazione della Santa Sede per assistere i soccorsi.
Il Primo Ministro del Nepal, Sushil Koirala, ha ringraziato il Papa per le parole di conforto e il gesto di sostegno alle vittime del terremoto.