Mentre pregava, l’aspetto del suo volto cambiò: Commento di Padre Jorge Miró
Domenica 16 marzo 2025

Padre Jorge Miró condivide con i lettori di Exaudi il suo commento al Vangelo di questa domenica, 16 marzo 2025, intitolato “Mentre pregava, il suo volto cambiò”.
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Oggi il Vangelo ci parla della Trasfigurazione del Signore che, nel Vangelo di san Luca, segue l’annuncio della Passione del Signore: Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto… e l’invito alla sequela: Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua: prima di giungere al dramma della Passione, Gesù Cristo appare trasfigurato, glorioso, davanti ai suoi discepoli.
La Trasfigurazione è un annuncio e un glorioso anticipo della Risurrezione del Signore.
Con questo la Parola di Dio vuole incoraggiarvi nel vostro cammino verso la vita eterna. Vuole ricordarci che siamo cittadini del cielo. Non sei un vagabondo esistenziale, ma un pellegrino che cammina insieme ad altri pellegrini verso il paradiso.
Come ci ricorda Papa Francesco nel suo Messaggio per la Quaresima, siamo pellegrini di speranza, in cammino insieme ai fratelli, perché lo Spirito Santo ci spinge ad andare oltre noi stessi, verso Dio e verso i fratelli, e a non chiuderci mai in noi stessi, ma a essere artigiani di unità, ascoltandoci a vicenda con amore e pazienza.
Per poter seguire questo cammino, Gesù ti invita a salire sulla cima del monte, a pregare con Lui. Essere cristiani significa vivere una vita di intimità con il Signore, cercando ogni giorno il suo volto, come cantiamo nel Salmo.
Allora anche tu vivrai la trasfigurazione: contemplalo e sarai raggiante (cfr Sal 34,6), il Signore è mia luce e mia salvezza, di chi avrò paura? (cfr Sal 26,1).
Allora egli riverserà su di voi lo Spirito Santo, che farà nuove tutte le cose nella vostra vita.
Nel Vangelo compaiono anche Mosè ed Elia, la legge e i profeti. Essi testimoniano che in Gesù si realizzano le promesse fatte da Dio al popolo d’Israele.
Dio è fedele! Questo è il nostro riposo e il fondamento della nostra speranza: nulla potrà separarci dall’amore di Dio manifestato in Cristo Gesù (cfr Rm 8).
Mosè ed Elia dimostrano che Gesù Cristo è il Salvatore e parlano dell’esodo di Gesù, della sua morte e risurrezione. E ci invita a entrare, come Gesù, nel mistero della croce – della tua croce – che, con il Signore, è una croce trasfigurata, gloriosa, feconda, fonte di vita e di salvezza.
Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo». Per essere discepoli dobbiamo ascoltare il Signore, accogliere con fiducia la sua Parola e custodirla nel nostro cuore.
Non vivere ascoltando canti di sirena che ci promettono falsi paradisi, ma vivere ogni giorno ascoltando la voce del Signore: Possa tu ascoltare la voce del Signore oggi. Non indurite i vostri cuori.
La prima lettura ci ricorda come Dio chiama Abramo, padre dei credenti, e stringe con lui un’alleanza, che porta con sé una promessa e una benedizione.
Abramo, di fronte al mistero di Dio, di fronte al mistero dell’alleanza, della libera elezione, della promessa… non comprende molte cose, ma confida in Dio.
La sua gratitudine gli apre il cuore ed è pronto ad ascoltare. Abramo non vede Dio, ma sente la sua voce. E così, credendo, riceve la promessa di diventare una benedizione per tutti i popoli.
Hai il coraggio di seguire seriamente questa strada, di vivere questa avventura? Ne vale la pena! Osare! Non rimarrete delusi! Anche tu, se credi, se segui Gesù Cristo sulla via della croce, vedrai la gloria di Dio.
Vieni, Spirito Santo!
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