Manifestazione per la pace in Ucraina

Dopo il flash mob di martedì sera, domani nuova iniziativa della Comunità di S. Egidio

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Il flash mob al Pantheon (C) santegidio.org

La fine delle esercitazioni militari in Crimea annunciata dal Cremlino e il parziale ritiro di truppe dai confini con l’Ucraina sembrano un passo avanti verso la soluzione diplomatica della crisi tra Russia e Nato. Tuttavia, né gli Stati Uniti né l’Alleanza atlantica sembrano fidarsi delle mosse di Putin. Dunque, la tensione rimane alta ed è ancora necessario tenere alta la guardia. Da una parte pregare per la pace, come ha chiesto il Papa. Dall’altra mobilitarsi e far sentire la propria voce. In prima fila c’è la Comunità di S. Egidio, che ha organizzato martedì sera un flash mob dei Giovani per la Pace in piazza del Pantheon a Roma.

In piazza per la pace

Ma non è l’unica iniziativa. Domani, alle 17.30, in piazza SS. Apostoli, sempre a Roma, si terrà una manifestazione per la pace in Ucraina. “La Comunità di Sant’Egidio – si legge in una nota – fa appello a tutte le forze politiche, alle organizzazioni sindacali e della società civile, ad unirsi a questa mobilitazione: un raduno senza bandiere, con la sola appartenenza della pace, per chiedere che si continui a parlare e a negoziare e non si ricorra alle armi”.

Numerose le adesioni già pervenute da diversi partiti politici, sindacati, associazioni cattoliche. Sul palco, insieme al presidente di S. Egidio Marco Impagliazzo, ha annunciato la sua presenza la scrittrice Edith Bruck, sopravvissuta ai campi di concentramento. Con loro, alcuni testimoni delle guerre che hanno segnato l’inizio di questo secolo.

Impagliazzo: indifferenza inaccettabile

Martedì sera Impagliazzo ha sottolineato come “di nuovo il fantasma della guerra torna ad affacciarsi in Europa. Non si può accettare che nel nostro continente, già devastato nel corso del Novecento da due guerre mondiali, si possa ancora ricorrere allo strumento militare per risolvere problemi e contese. Ma non è ugualmente accettabile che la società civile resti indifferente di fronte a questa minaccia. È da troppo tempo che non si scende in piazza per la pace, lasciandola decidere solo nei palazzi”.


Nei prossimi giorni analoghe iniziative dei Giovani per la Pace sono in programma a Barcellona, Milano, Anversa e altre città europee. “No alla guerra, no alle armi, i conflitti si possono sempre risolvere con il dialogo” hanno gridato i giovani a Roma, sulle di canzoni simbolo come “They don’t care about us” di Michael Jackson e “Sunday Bloody Sunday” degli U2, e dietro a un grande striscione “No War”.