L’importanza di tutelare la libertà religiosa: un appello alla riflessione sulla riforma del codice penale

Le confessioni religiose in Spagna si oppongono all’abrogazione del reato contro il sentimento religioso

Le denominazioni cristiane membri del Tavolo di dialogo interconfessionale della Spagna, insieme ad altre comunità religiose firmatarie, desiderano esprimere la loro preoccupazione per l’annuncio fatto il 17 settembre 2024 dal Ministro della Presidenza, della Giustizia e dei Rapporti con le Cortes, Sig. . Félix Bolaños García, sulla riforma globale del codice penale. Tra le misure proposte è contemplata l’abrogazione del delitto contro il sentimento religioso, in particolare dell’articolo 525 del codice penale, che affronta il pubblico ridicolo.

Sebbene comprendiamo e rispettiamo il diritto alla libertà di espressione come un diritto fondamentale, riconosciuto costituzionalmente, è importante sottolineare che questo diritto non dovrebbe prevalere su altri diritti altrettanto essenziali, come la libertà religiosa, la libertà di coscienza e la dignità delle persone. Tutti questi diritti sono fondamentali per il benessere di una società democratica e devono essere adeguatamente bilanciati. La libertà religiosa, essendo parte essenziale dei diritti umani, garantisce il rispetto e la convivenza pacifica tra i cittadini, ed è la base che consente il pieno esercizio della libertà di espressione.

Inoltre, la normalizzazione degli insulti, degli stereotipi e degli scherni contro le credenze religiose può avere gravi conseguenze, come ad esempio incoraggiare comportamenti violenti e aggressivi contro i credenti e i luoghi di culto, cosa che si è già vista in diversi paesi europei. L’abrogazione dell’articolo 525, quindi, potrebbe mettere a rischio questi diritti fondamentali e, di conseguenza, l’armonia e il rispetto nella società.


Come rappresentanti delle nostre comunità religiose, chiediamo al governo e ai partiti politici di garantire, agendo con coscienza e responsabilità, il rispetto dei diritti umani universali, compreso il diritto alla libertà religiosa. Questo diritto deve essere pienamente tutelato, al di là delle considerazioni ideologiche, per contribuire al bene comune e alla costruzione di una società più giusta e rispettosa.

Confidiamo che il dialogo e il rispetto reciproco, attraverso la Commissione consultiva per la libertà religiosa, saranno i mezzi adeguati per affrontare questa importante questione e salvaguardare i diritti fondamentali di tutti i cittadini.

Firmato da:

  • Conferenza Episcopale Spagnola (Chiesa Cattolica)
  • Federazione delle entità religiose evangeliche della Spagna (FEREDE)
  • Santa Metropoli Ortodossa di Spagna e Portogallo del Patriarcato Ecumenico
  • Vescovado della Chiesa Ortodossa Rumena di Spagna e Portogallo
  • Vescovado della Chiesa Ortodossa del Patriarcato di Mosca in Spagna
  • Chiesa Apostolica Armena Ortodossa
  • Chiesa siro-ortodossa di Antiochia
  • Chiesa episcopale riformata spagnola, IERE (Comunione anglicana)
  • Chiesa evangelica spagnola, IEE
  • Chiesa evangelica di lingua tedesca (Madrid)
  • Chiesa d’Inghilterra. Diocesi d’Europa
  • Federazione delle comunità ebraiche di Spagna
  • Commissione islamica di Spagna