Lavoro, il presidente della Cei incontra i sindacati

Il cardinale Bassetti ha ribadito la necessità di qualità e stabilità del lavoro per garantire la giustizia sociale

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Il card. Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, riceve i rappresentnati dei sindacati Cgil, Cisl e Uil - foto Marco Calvarese

La lunga scia di incidenti mortali, l’emergenza occupazionale, la giustizia sociale legata alla qualità e alla stabilità del lavoro. Sono stati questi i temi al centro dell’incontro presso la sede della CEI tra il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, Cardinale Gualtiero Bassetti, e i Segretari generali della CGIL e della CISL, Maurizio Landini e Luigi Sbarra, e il Segretario organizzativo della UIL, Emanuele Ronzoni.

Appello per la sicurezza

L’incontro, svoltosi in un clima cordiale, è stato aperto con un ricordo per quanti hanno perso la vita sul posto di lavoro. Solo nell’ultima settimana ben 14 persone sono decedute mentre lavoravano. “Sono dati drammatici che devono farci riflettere” ha sottolineato il Cardinale. “In modo particolare, gli organismi preposti in materia, soprattutto i datori di lavoro, sono tenuti a far operare in sicurezza i lavoratori, e questi ultimi a rivendicare il diritto al lavoro in condizioni sicure. È un’emergenza da affrontare insieme. Servono una strategia e una forte iniziativa nazionale che coinvolga tutti, Governo, Istituzioni e cittadini”. Appello rilanciato dai rappresentanti dei sindacati.


Il blocco dei licenziamenti

Nel contesto di attuale incertezza, dovuto alla pandemia, e guardando a possibili nuove fratture che potrebbero nascere dalla fine del blocco dei licenziamenti e dalla riforma delle pensioni, i tre Segretari con il Cardinale hanno ribadito la necessità di “prorogare il blocco dei licenziamenti”. Inoltre, hanno rimarcato l’urgenza di “disegnare strumenti e soluzioni sostenibili e innovative dal punto di vista sociale” e di “mettere in campo azioni di prossimità alle situazioni di fragilità economico-finanziaria”.

Lavoro e inverno demografico

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foto Marco Calvarese

In questo senso, riflettendo sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), l’auspicio condiviso è che possa favorire “un cambio culturale al servizio del bene comune” perché “la qualità del lavoro, la stabilità del lavoro e le tutele per il lavoro sono il campo d’impegno fondamentale per garantire giustizia sociale e per ascoltare e far crescere le future generazioni. Senza lavoro non si realizza il riconoscimento della dignità delle persone. Si tratta di una questione cruciale, che ha implicazioni culturali ed economiche e racchiude in sé anche il problema demografico: senza lavoro non c’è spazio per pensare ai figli. È doveroso e urgente affrontare il futuro investendo sulla famiglia e sulla volontà di superare l’inverno demografico in corso”.