“Il Papa presenta Spes non confundit, la bolla che indice l’Anno Santo 2025, nella quale lancia appelli a favore dei prigionieri, degli emigranti, dei malati, degli anziani e dei giovani colpiti dalla droga e dalla corruzione. Inoltre, annuncia la apertura di una Porta “Babbo Natale nelle carceri, chiede la remissione del debito dei Paesi poveri, promuove l’aumento della natalità, l’accoglienza degli emigranti e il rispetto del Creato”.
In mezzo a queste “grandi tappe”, il Papa ha stabilito che la Porta Santa della Basilica di San Pietro si aprirà il 24 dicembre 2024, dando così inizio al Giubileo Ordinario. Il Giubileo si concluderà con la chiusura della Porta Santa della Basilica di San Pietro il 6 gennaio 2026, Solennità dell’Epifania del Signore.
La pazienza, virtù decisiva
L’auspicio di Francesco è che “per tutti”, soprattutto per i più scoraggiati che “guardano al futuro con scetticismo e pessimismo”, l’Anno Santo sia occasione per “ravvivare la speranza” e anche la virtù della pazienza, oggi “relegata dalla fretta”.
Pace nel mondo
Il Vescovo di Roma invita a vedere la speranza nei “segni dei tempi”, prestando attenzione, però, “a tutto il bene che c’è nel mondo, per non cadere nella tentazione di considerarci vinti dal male e dalla violenza “. “Il primo segno di speranza si traduca in pace per il mondo, che ancora una volta si ritrova immerso nel dramma della guerra”, scrive. L’umanità, dimentica dei drammi del passato, è sottoposta ad una nuova e difficile prova quando vede tante popolazioni oppresse dalla brutalità della violenza.
Per offrire ai detenuti “un segno concreto di vicinanza”, il Papa stesso desidera aprire “una Porta Santa nel carcere”, annuncia nella Bolla, “perché sia per loro un simbolo che li inviti a guardare verso la futuro con speranza” e con un rinnovato impegno per la vita”.
Speranza per i malati e incoraggiamento per i giovani: “Non possiamo deluderli”
Di speranza hanno bisogno anche i giovani, che “vedono spesso i loro sogni crollare”. Tuttavia è triste vedere i giovani senza speranza. “L’illusione della droga, il rischio di cadere nella criminalità e la ricerca dell’effimero creano in loro, più che negli altri, confusione e oscurano la bellezza e il senso della vita, facendoli precipitare in abissi oscuri e inducendoli a commettere gesti autodistruttivo.” “Il Giubileo sia nella Chiesa occasione per stimolarli”, assicura il Papa, invitando a prendersi cura “dei giovani, degli studenti, delle coppie, delle nuove generazioni” con rinnovato slancio.
“Ci sia vicinanza ai giovani, che sono la gioia e la speranza della Chiesa e del mondo!”
No a pregiudizi e chiusure nei confronti dei migranti
“La comunità cristiana sia sempre pronta a difendere i diritti dei più deboli”, esclama il Papa. “Apra con generosità le sue porte di accoglienza, perché a nessuno manchi mai la speranza in una vita migliore”.
Un fondo globale per sconfiggere la fame
Francesco rilancia la necessità che chi possiede ricchezze “sia generoso” verso chi “manca di acqua e cibo”.
La testimonianza dei martiri
Per questo esprime il “forte desiderio” che durante l’Anno Santo “abbia luogo una celebrazione ecumenica dove si riveli la ricchezza della testimonianza di questi martiri”.
L’importanza della confessione
Francesco parla poi del sacramento della Penitenza, che “non è solo una bella opportunità spirituale”, ma “una tappa decisiva, essenziale e irrinunciabile per il cammino di fede di ciascuno”.