Padre Jorge Miró condivide con i lettori di Exaudi il suo commento al Vangelo di oggi, domenica 19 maggio 2024, intitolato “Lascia che lo Spirito Santo prenda il controllo della tua vita!”
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Oggi celebriamo il giorno della Pentecoste. Cinquanta giorni dopo la Pasqua, la Chiesa riceve il dono dello Spirito Santo, il dono più alto di Dio all’uomo. Lo Spirito Santo ci è dato per la nostra santificazione: perché viviamo totalmente identificati con Cristo, e perché, rimanendo in Lui, possiamo portare frutti abbondanti.
Lo Spirito Santo ci dona i suoi doni per sostenere e incoraggiare la nostra vita cristiana, il nostro cammino di santità. Questi doni sono atteggiamenti interiori permanenti che ci rendono docili a seguire gli impulsi dello Spirito. Questi sette doni sono: sapienza, intelligenza, consiglio, fortezza, scienza, pietà e timore di Dio.
Sono doni che non possiamo ottenere con le nostre fatiche, ma che piuttosto riceviamo gratuitamente nel nostro battesimo: la grazia santificante ci dona il potere di vivere e agire sotto la mozione dello Spirito Santo attraverso i suoi doni (cfr Catechismo 1266).
Se accettiamo nel nostro cuore questi sette doni, e viviamo animati dall’impulso dello Spirito seguendo Gesù Cristo come unico Maestro e unico Signore, i doni dello Spirito producono nella nostra vita dodici frutti, che sono opera dello Spirito nella la nostra vita. Questi dodici frutti, secondo la Tradizione della Chiesa, sono: carità, gioia, pace, pazienza, longanimità (fermezza, perseveranza), bontà, benevolenza, mitezza, fedeltà, modestia, continenza e castità (Gal 5, 22- 23).
«Lasciate che la grazia del vostro Battesimo porti frutto in un cammino di santità. Lasciamo che tutto sia aperto a Dio e per farlo scegliamo Lui, scegliamo Dio ancora e ancora. Non scoraggiatevi, perché avete la forza dello Spirito Santo per renderlo possibile, e la santità, in fondo, è il frutto dello Spirito Santo nella vostra vita» (cfr Francesco, GE 15).
Pertanto, la Parola di Dio che proclamiamo oggi invita a vivere secondo lo Spirito e non secondo la carne.
Vivere secondo lo Spirito è riconoscere che tutto è dono, che tutto è grazia. Che non ti dai la vita, che hai bisogno del dono dello Spirito ogni giorno per poter vivere. E questo Spirito ti dona una vita nuova: la vita nuova dei figli di Dio, la vita nuova illuminata dalla luce di Cristo, la vita nuova che ti conduce alla comunione con gli altri fratelli nella Chiesa, la vita nuova che ti porta alla cantiamo il canto nuovo: la lode, che è l’eco dell’azione dello Spirito nel cuore credente.
Vivere secondo la carne (cfr Rm 8, Gal 5) è credere di essere Dio. Che dai vita a te stesso. È cercare di vivere con i tuoi criteri e con le tue forze. È vivere guardando se stessi invece di contemplare il Signore e aprirsi all’azione dello Spirito. Significa volere che Dio realizzi i tuoi progetti invece di aprirti alla volontà di Dio. E allora ci si ritrova stanchi e sopraffatti, vivendo la vita più come un peso che come un dono, più come un’esigenza che come un dono. E tante volte, invece della lode, nascono la mormorazione e il risentimento. Perché abbiamo bisogno di accogliere l’azione dello Spirito che non rimuove i problemi, ma li trasfigura, che rende tutto nuovo.
È anche il momento di chiederti che cosa stai facendo con i carismi, doni gratuiti che hai ricevuto dallo Spirito Santo, e che hai ricevuto per metterli al servizio degli altri nella Chiesa. Non puoi tenere per te quei carismi: non sono tuoi. Li hai ricevuti affinché portino frutto per gli altri.
Rallegrarsi! Apri il tuo cuore allo Spirito Santo! Lascia che Lui prenda il controllo della tua vita!
Vieni Spirito Santo! (cfr Lc 11,13).
Lascia che lo Spirito Santo prenda il controllo della tua vita! :Commento P. Jorge Miró
Domenica 19 maggio 2024 – Pentecoste
Padre Jorge Miró condivide con i lettori di Exaudi il suo commento al Vangelo di oggi, domenica 19 maggio 2024, intitolato “Lascia che lo Spirito Santo prenda il controllo della tua vita!”
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Oggi celebriamo il giorno della Pentecoste. Cinquanta giorni dopo la Pasqua, la Chiesa riceve il dono dello Spirito Santo, il dono più alto di Dio all’uomo. Lo Spirito Santo ci è dato per la nostra santificazione: perché viviamo totalmente identificati con Cristo, e perché, rimanendo in Lui, possiamo portare frutti abbondanti.
Lo Spirito Santo ci dona i suoi doni per sostenere e incoraggiare la nostra vita cristiana, il nostro cammino di santità. Questi doni sono atteggiamenti interiori permanenti che ci rendono docili a seguire gli impulsi dello Spirito. Questi sette doni sono: sapienza, intelligenza, consiglio, fortezza, scienza, pietà e timore di Dio.
Sono doni che non possiamo ottenere con le nostre fatiche, ma che piuttosto riceviamo gratuitamente nel nostro battesimo: la grazia santificante ci dona il potere di vivere e agire sotto la mozione dello Spirito Santo attraverso i suoi doni (cfr Catechismo 1266).
Se accettiamo nel nostro cuore questi sette doni, e viviamo animati dall’impulso dello Spirito seguendo Gesù Cristo come unico Maestro e unico Signore, i doni dello Spirito producono nella nostra vita dodici frutti, che sono opera dello Spirito nella la nostra vita. Questi dodici frutti, secondo la Tradizione della Chiesa, sono: carità, gioia, pace, pazienza, longanimità (fermezza, perseveranza), bontà, benevolenza, mitezza, fedeltà, modestia, continenza e castità (Gal 5, 22- 23).
«Lasciate che la grazia del vostro Battesimo porti frutto in un cammino di santità. Lasciamo che tutto sia aperto a Dio e per farlo scegliamo Lui, scegliamo Dio ancora e ancora. Non scoraggiatevi, perché avete la forza dello Spirito Santo per renderlo possibile, e la santità, in fondo, è il frutto dello Spirito Santo nella vostra vita» (cfr Francesco, GE 15).
Pertanto, la Parola di Dio che proclamiamo oggi invita a vivere secondo lo Spirito e non secondo la carne.
Vivere secondo lo Spirito è riconoscere che tutto è dono, che tutto è grazia. Che non ti dai la vita, che hai bisogno del dono dello Spirito ogni giorno per poter vivere. E questo Spirito ti dona una vita nuova: la vita nuova dei figli di Dio, la vita nuova illuminata dalla luce di Cristo, la vita nuova che ti conduce alla comunione con gli altri fratelli nella Chiesa, la vita nuova che ti porta alla cantiamo il canto nuovo: la lode, che è l’eco dell’azione dello Spirito nel cuore credente.
Vivere secondo la carne (cfr Rm 8, Gal 5) è credere di essere Dio. Che dai vita a te stesso. È cercare di vivere con i tuoi criteri e con le tue forze. È vivere guardando se stessi invece di contemplare il Signore e aprirsi all’azione dello Spirito. Significa volere che Dio realizzi i tuoi progetti invece di aprirti alla volontà di Dio. E allora ci si ritrova stanchi e sopraffatti, vivendo la vita più come un peso che come un dono, più come un’esigenza che come un dono. E tante volte, invece della lode, nascono la mormorazione e il risentimento. Perché abbiamo bisogno di accogliere l’azione dello Spirito che non rimuove i problemi, ma li trasfigura, che rende tutto nuovo.
È anche il momento di chiederti che cosa stai facendo con i carismi, doni gratuiti che hai ricevuto dallo Spirito Santo, e che hai ricevuto per metterli al servizio degli altri nella Chiesa. Non puoi tenere per te quei carismi: non sono tuoi. Li hai ricevuti affinché portino frutto per gli altri.
Rallegrarsi! Apri il tuo cuore allo Spirito Santo! Lascia che Lui prenda il controllo della tua vita!
Vieni Spirito Santo! (cfr Lc 11,13).
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