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Francisco Bobadilla

Voci

13 Dicembre, 2023

3 min

La vita piena è un incontro con il tu

L'incontro arricchisce. L'incontro relazionale che rende migliori gli amici

La vita piena è un incontro con il tu

Nel 1923, Martin Buber (1978-1965) scrisse il libro Io e tu (Caparrós, 1998). La filosofia dialogica di Buber, l’enfasi sulle relazioni interpersonali mi sono familiari e ispirano alcune parti dell’approccio personalista delle mie riflessioni. Ho riletto il libro. Sono pensieri come se fossero messi su una lavagna, non c’è una vera e propria argomentazione, forse, perché non c’è bisogno di tale formalità espositiva.

La parola di base, sottolinea Buber, è Io-Tu. La differenza rispetto all’espressione Io-Cosa, dove il soggetto sperimenta la realtà in termini di cose, di oggetti. In questo regno dell’informatica, l’utilità, l’esperienza e persino la sperimentazione hanno la precedenza. Abbiamo bisogno di cose utili e di una serie di relazioni mediatiche, naturalmente. Gli strumenti, i mezzi fanno parte della vita. Possono essere misurati, fanno parte dell’avere, ma non esauriscono la condizione umana. Buber dice: “Senza l’IT, l’essere umano non può vivere. Ma chi vive solo con l’IT non è un essere umano” (p. 35).

Passiamo al nucleo e alla pienezza della persona, all’Io-Tu. È nella relazione che avviene l’incontro con il Tu. Il Tu personale va incontro all’Io. Un incontro che ha come nucleo essenziale la presenza. È l’essere di ciascuno che si mostra e si relaziona, non ci sono mediazioni o maschere, è la spontaneità del Tu. “L’essere umano vive nello spirito quando è in grado di rispondere al suo Tu. Lo può fare quando entra in relazione con tutto il suo essere. È solo attraverso la forza della relazione che l’essere umano è in grado di vivere nello spirito” (p. 41).

L’incontro rivela la persona, che raggiunge la sua pienezza proprio quando esce da se stessa. È importante sottolineare che l’idea di Buber non è quella di rinchiudere la persona in un atteggiamento soggettivista, ma piuttosto di mostrare la crescita personale come apertura alla presenza del Tu, in un atteggiamento di rispetto e riconoscimento. Non si tratta di un intimismo sentimentale, ma di una vita amorosa, accompagnata dai sentimenti, ma non costituita da essi. Nell’incontro non c’è spazio per l’arroganza, il possesso o l’ostentazione. È il campo di comunicazione tra presenze che si mostrano e si accolgono reciprocamente.

L’incontro arricchisce. Buber dice: “Nell’incontro accade qualcosa all’essere umano. A volte è come un respiro, a volte come un incontro di boxe, non importa: accade. L’essere umano che emerge dall’atto essenziale della pura realizzazione ha nel suo essere un plus, un evento di cui nessuno sapeva prima, e la cui origine non saprebbe come designare correttamente” (p. 94). L’incontro è inteso come essere in relazione. Questo arricchimento non solo è difficile da spiegare, ma non è nemmeno misurabile. Lo dicevano già i classici greci riferendosi alle tracce che ogni azione lascia sul modo di essere della persona. Non siamo gli stessi dopo 8 ore di lavoro: possiamo crescere o peggiorare come persone. Buber si sofferma su questa dimensione dell’azione umana, la dimensione dell’incontro relazionale che rende migliori gli amici.

Troppo altezzoso e puro per i nostri tempi? Non credo. È piuttosto una proposta che, proprio per i nostri tempi, così dediti alla corsa e a rendere utile tutto ciò che tocchiamo, ci invita a prendere sul serio la condizione personale dell’essere umano e a coltivare relazioni personali autentiche: quelle che spugnano l’anima.

Francisco Bobadilla

Francisco Bobadilla es profesor principal de la Universidad de Piura, donde dicta clases para el pre-grado y posgrado. Interesado en las Humanidades y en la dimensión ética de la conducta humana. Lector habitual, de cuyas lecturas se nutre en gran parte este blog. Es autor, entre otros, de los libros “Pasión por la Excelencia”, “Empresas con alma”, «Progreso económico y desarrollo humano», «El Código da Vinci: de la ficción a la realidad»; «La disponibilidad de los derechos de la personalidad». Abogado y Master en Derecho Civil por la PUCP, doctor en Derecho por la Universidad de Zaragoza; Licenciado en Ciencias de la Información por la Universidad de Piura. Sus temas: pensamiento político y social, ética y cultura, derechos de la persona.