Nelle parole pronunciate dopo l’Angelus, il Papa condivide i suoi progetti prima del viaggio a Marsiglia e saluta i presenti.
Parole del Papa dopo l’Angelus
Cari fratelli e sorelle!
Venerdì mi recherò a Marsiglia per partecipare alla conclusione dei Rencontres Méditerranéennes, una bella iniziativa che si snoda in importanti città del Mediterraneo, riunendo responsabili ecclesiali e civili per promuovere percorsi di pace, di collaborazione e di integrazione attorno al mare nostrum, con un’attenzione speciale al fenomeno migratorio. Esso rappresenta una sfida non facile, come vediamo anche dalle cronache di questi giorni, ma che va affrontata insieme, in quanto essenziale per il futuro di tutti, che sarà prospero solo se costruito sulla fraternità, mettendo al primo posto la dignità umana, le persone concrete, soprattutto le più bisognose. Mentre vi chiedo di accompagnare questo viaggio con la preghiera, vorrei ringraziare le autorità civili e religiose, e quanti stanno lavorando per preparare l’incontro a Marsiglia, città ricca di popoli, chiamata a essere porto di speranza. Già da ora saluto tutti gli abitanti, nell’attesa di incontrare tanti cari fratelli e sorelle.
E saluto tutti voi, romani e pellegrini d’Italia e di vari Paesi, in particolare i rappresentanti di alcune parrocchie di Miami, la Banda de Gaitas del Batallón de San Patricio, i fedeli di Pieve del Cairo e di Castelnuovo Scrivia, le Suore Missionarie del Santissimo Redentore della Chiesa greco-cattolica ucraina. E continuiamo a pregare per il martoriato popolo ucraino e per la pace in ogni terra insanguinata dalla guerra.
E saluto i ragazzi dell’Immacolata!
A tutti auguro una buona domenica e, per favore, non dimenticatevi di pregare per me. Buon pranzo e arrivederci!