Un recente articolo di El País ha posto al centro della controversia il cardinale Juan Luis Cipriani, rimosso dal suo incarico nel 2019 dalla Santa Sede. Il testo lo collega alle accuse di abusi sessuali del 1983, ma il cardinale ha risposto negando categoricamente i fatti in una lettera pubblica. L’Opus Dei ha inoltre diffuso un comunicato stampa in cui sottolinea l’importanza della presunzione di innocenza e del rispetto delle persone coinvolte.
- Le accuse contro Cipriani:
L’articolo di El País riporta che le accuse di abuso hanno avuto origine in una lettera inviata al Vaticano nel 2018. Secondo l’emittente, questa denuncia ha portato alla rimozione di Cipriani dal suo ministero sacerdotale, all’ordine di risiedere fuori dal Perù e di rimanere in silenzio. El País riporta le testimonianze delle presunte vittime e sottolinea la mancanza di chiarezza nell’operato della Santa Sede. - La posizione del Cardinale:
Nella sua lettera a D. Juan Luis Cipriani, datata 25 gennaio, Cipriani nega fermamente le accuse, definendole “completamente false”. Secondo il suo racconto, non gli è stato permesso di difendersi o di conoscere i dettagli della denuncia e il suo ministero è stato limitato senza un processo formale. Nonostante queste restrizioni, Cipriani afferma di aver mantenuto un’attiva attività pastorale e sottolinea di non aver mai commesso alcun reato. - Vicario dell’Opus Dei in Perù:
In una dichiarazione ufficiale, Ángel Gómez-Hortigüela, vicario dell’Opus Dei in Perù, ha ribadito l’importanza di rispettare la presunzione di innocenza e il giusto processo per tutti i soggetti coinvolti. Secondo il comunicato pubblicato sul suo sito web ufficiale, “la prelatura è in contatto con le autorità ecclesiastiche competenti per chiarire i fatti e garantire che si agisca secondo verità e giustizia”. L’Opus Dei ha inoltre preso le distanze da azioni legali o civili, affermando che queste dovranno essere gestite dalle autorità competenti, e ha sottolineato che continuerà a collaborare con la Santa Sede in tutte le questioni necessarie. - Il contesto ecclesiale:
Il caso riflette gli sforzi della Chiesa cattolica per affrontare le accuse di abusi al suo interno. Sotto i pontificati di Benedetto XVI e Francesco sono state stabilite norme più severe per prevenire e rispondere a tali casi. Il caso Cipriani, tuttavia, solleva interrogativi sulla presunzione di innocenza e sulle procedure interne della Santa Sede. - La reazione del pubblico:
La pubblicazione dell’articolo ha generato opinioni contrastanti. Da una parte c’è chi chiede maggiore chiarezza e giustizia per le presunte vittime, mentre altri mettono in discussione l’approccio di El País e il trattamento riservato dai media a casi ancora non del tutto chiariti.
Il caso del cardinale Cipriani illustra la complessità nell’affrontare accuse gravi all’interno della Chiesa cattolica. Sebbene il cardinale abbia dichiarato la sua innocenza e negato le accuse, la dichiarazione dell’Opus Dei sottolinea l’importanza di agire con giustizia e trasparenza. Questo dibattito evidenzia la necessità di procedure chiare ed eque, che rispettino i diritti sia delle presunte vittime sia degli accusati.