“La realtà del Sacerdote: spiritualità, studio, comunità e apostolato”

Udienza ai Seminaristi del Seminario Maggiore di Getafe (Spagna)

Seminaristi del Seminario Maggiore di Getafe, Spagna - Vatican Media

Questa mattina il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza, nel Palazzo Apostolico Vaticano, i Seminaristi del Seminario Maggiore di Getafe (Spagna).

Domani, 4 agosto, celebriamo la memoria di san Giovanni Maria Vianney, il Santo Curato d’Ars, le sue parole, pronunciate più di un secolo fa, continuano a risuonare forte nei nostri cuori: “se comprendessimo bene cos’è un sacerdote in terra, moriremo: non di paura, ma di amore”. Queste parole ci invitano a riflettere sulla grandezza e sulla bellezza della vocazione sacerdotale, vocazione che continua a essere oggi, come ieri, chiamata alla santità e alla dedizione totale.

Pubblichiamo di seguito il saluto che il Papa ha preparato per l’occasione e che è stato consegnato ai presenti all’Udienza:

Cari fratelli,

sono felice di accogliere in questa casa del Papa la comunità del seminario maggiore “Nuestra Señora de los Apóstoles” di Getafe che, accompagnata da Mons. Ginés García Beltrán, vescovo diocesano, e da Mons. José María Avendaño, vescovo ausiliare, dal rettore e dai formatori, viene in pellegrinaggio sulle tombe degli apostoli Pietro e Paolo, come parte del programma delle celebrazioni del 30° anniversario della fondazione del seminario. Vi ringrazio per la vostra visita, nella speranza che il vostro pellegrinaggio romano vi aiuti anche nella preparazione spirituale per celebrare con gioia l’ormai prossimo Giubileo del 2025.


San Giovanni Maria Vianney, patrono del clero con cura di anime, la cui memoria ricorderemo domani, 4 agosto, diceva che «se comprendessimo bene che cos’è un prete sulla terra, moriremmo; non di spavento, ma di amore».

Ispirandomi a questo pensiero del santo Curato d’Ars, nel quale troviamo riassunta la sua vita di totale consacrazione a Dio e ai suoi parrocchiani, vorrei ricordarvi, cari seminaristi, che anche voi avete ricevuto questa chiamata di amore del Signore, e con l’aiuto dei vostri formatori e di molte altre persone vi state preparando a ricevere un giorno il dono del sacerdozio.

Questo cammino di configurazione a Gesù, buon pastore, non è privo di difficoltà; perciò, ogni volta che incontro voi seminaristi, vi ricordo che dovete percorrerlo curando quattro aspetti fondamentali, che sono la vita spirituale, lo studio, la vita comunitaria e l’attività apostolica. È indispensabile che non perdiate di vista l’armonizzazione che dovete compiere di questa quadrupla realtà, perché il Signore, e la Chiesa, si aspettano che voi seminaristi siate, prima di tutto, uomini integri e generosi nella risposta alla vocazione ricevuta, sempre disponibili all’ascolto e al perdono, decisi a vivere fino in fondo la vostra totale dedizione a Dio e ai fratelli, con una particolare predilezione per coloro che più soffrono, per i poveri e gli esclusi.

Cari seminaristi, non è un caso che il seminario maggiore si trovi sul Cerro de los Ángeles, tradizionalmente considerato il centro geografico della penisola iberica. Lì si trovano anche il Monumento al Sacro Cuore e l’eremo di Nostra Signora degli Angeli, patrona di Getafe.

Chiedo al Signore Gesù di essere per ognuno di voi il centro della vostra vita, di modellare il vostro cuore secondo il suo, di tenervi sempre molto vicini al suo cuore. E a Nostra Signora degli Angeli di vegliare su di voi e di accompagnarvi nel vostro cammino. Grazie.