Durante il volo di ritorno dalla visita a Singapore, Papa Francesco ha parlato con i giornalisti che lo accompagnavano. Nelle sue dichiarazioni ha espresso la sua profonda preoccupazione per il conflitto a Gaza, sottolineando la drammatica situazione dei civili uccisi e sottolineando la mancanza di progressi verso la pace. “La guerra a Gaza è troppo!”, ha esclamato il Papa, sottolineando l’urgente necessità di un cessate il fuoco e di passi concreti per risolvere il conflitto.
Sulle elezioni negli Stati Uniti
Francesco ha affrontato anche il tema delle elezioni americane, commentando la difficoltà che i cattolici incontrano nella scelta tra i candidati Kamala Harris e Donald Trump. Il Papa ha sottolineato l’importanza del voto di coscienza e ha condannato con forza sia l’aborto che il respingimento dei migranti, definendo entrambe le pratiche contrarie alla vita.
Lo sguardo sulla Cina
Nelle sue parole, il Papa ha espresso un giudizio positivo sull’accordo con la Cina, definendo il Paese “una promessa e una speranza per la Chiesa”. Ha sottolineato l’importanza del dialogo continuo e della collaborazione per la nomina dei vescovi, mostrando ottimismo sui rapporti tra Vaticano e Cina.
Riflessioni su Singapore
Francesco ha condiviso le sue impressioni positive su Singapore, descrivendolo come un Paese sviluppato e pulito, con una notevole cultura interreligiosa. Ha elogiato la convivenza armoniosa e l’incontro interreligioso a cui ha assistito, considerandolo un modello di fraternità. Inoltre, ha sottolineato il buon trattamento dei lavoratori migranti e l’assenza di discriminazioni osservate durante la sua visita.
Problemi e speranze a Timor Est
Il Papa ha anche espresso la sua ammirazione per Timor Est, sottolineando la gioia e la cultura della vita del Paese, anche se ha messo in guardia dalle influenze esterne che potrebbero minacciare questa armonia. Riguardo alla forte presenza di sette nella regione, ha suggerito che esse potrebbero rappresentare una sfida per la comunità cattolica locale.
Messaggio per l’Indonesia
Riguardo all’Indonesia, Francesco ha parlato della lotta del Paese per la democrazia e della necessità di sviluppare relazioni sociali più giuste. Ha sottolineato l’importanza della comunicazione tra i diversi settori della società ed è stato soddisfatto della sua visita, descrivendo il paese come affascinante.
La posizione del Papa sulla guerra e sulla pace
Su una nota più ampia, Francesco ha ribadito la sua condanna della guerra, definendola una sconfitta per tutti i soggetti coinvolti. Ha sottolineato l’importanza della fratellanza e del dialogo come mezzi per raggiungere la pace e ha espresso gratitudine verso gli sforzi di leader come il re Abdullah nel promuovere la pace nella regione.
Abusi e dignità umana
Il Papa ha affrontato il delicato tema degli abusi sessuali, sottolineando la necessità di parlare apertamente di questi casi e di impegnarsi contro ogni tipo di abuso. Ha sottolineato che l’abuso sui minori è un crimine e una vergogna e ha affermato che l’abuso in tutte le sue forme distrugge la dignità umana.
Conclusioni del viaggio
Alla fine Francisco ha ringraziato i giornalisti per la compagnia e il lavoro svolto durante il viaggio e ha risposto alle domande su possibili future visite in Argentina e su altri argomenti. Ha ribadito il suo impegno per la pace, la dignità umana e la giustizia sociale, concludendo un viaggio ricco di riflessioni profonde e messaggi di speranza.