Questa mattina, nell’Aula Paolo VI, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza i Cresimandi della Arcidiocesi di Bari-Bitonto.
Il Papa ha ricordato che la Cresima è un nuovo inizio nella vita cristiana, un momento in cui i giovani si impegnano a seguire Gesù e a servire gli altri.
Il Papa ha incoraggiato i giovani a vivere la Cresima come impegno di amore e di servizio.
Ha rivolto loro le parole di saluto che riportiamo di seguito:
Saluto del Santo Padre
Cari ragazzi, benvenuti!
Saluto il vostro Vescovo, Mons. Giuseppe Satriano, i genitori, i familiari, i catechisti e tutti voi, che avete riempito di gioia questa grande sala, e anche oltre la sala! Grazie!
Vi preparate a ricevere il Sacramento della Cresima, che si chiama anche Confermazione, perché conferma il dono e gli impegni del Battesimo. E allora vi faccio subito una domanda: chi di voi conosce la data del suo Battesimo? Pochi eh? Pochi… Chi se la ricorda? Vediamo… non solo i ragazzi, ma anche i genitori e i catechisti, perché magari se la sono dimenticata pure loro! Alzi la mano chi conosce la data del suo Battesimo… Sono pochi! Ma andiamo avanti tranquilli. … E dopo, chi non se la ricorda, o proprio non la sa, si prenda l’impegno di cercarla, la chieda ai genitori, ai padrini: “quale è stato il giorno del mio battesimo?”, e non dimenticarla mai: è come un compleanno, una cosa molto bella. Perché la data del battesimo va festeggiata ogni anno come un secondo compleanno. Fatevi fare anche la torta con le candeline: una torta in più – mica male!
Ve lo dico, però, non per scherzo, ma perché la data del nostro Battesimo è davvero una data importantissima! Infatti quel giorno siamo nati alla vita cristiana, alla vita in Gesù, che dura per sempre, che è una vita eterna, per sempre! Poi siamo entrati nella grande famiglia della Chiesa, e lo Spirito Santo è venuto ad abitare in noi e non ci abbandona più; e infine abbiamo ricevuto l’eredità più grande che ci sia: il Paradiso!
Pensate che dono immenso è il Battesimo! E con la Cresima cosa succede? Voi che vi state preparando, cosa succede con la Cresima? Succede che tutto questo viene confermato, cioè reso più saldo, più forte. Da chi? Prima di tutto dallo Spirito Santo, che ci rinnova con i suoi doni; poi dalla Chiesa, che ci affida il compito di annunciare Gesù e il suo Vangelo; e infine da noi stessi, che accettiamo questa missione come un impegno personale, da protagonisti e non da spettatori.
A questo proposito, voglio ricordarvi l’esempio di un ragazzo come voi, un tipo davvero speciale: si chiamava Carlo, forse avete sentito parlare di lui, Carlo Acutis. Lo conoscete. È vissuto a Milano. Purtroppo è morto molto giovane, nel 2006, a soli 15 anni, ma nella sua vita ha fatto in pochi anni moltissime cose belle. Soprattutto era appassionatissimo di Gesù; e poiché era molto bravo a muoversi in internet, l’ha utilizzato a servizio del Vangelo, diffondendo l’amore per la preghiera, la testimonianza della fede e la carità verso gli altri.
Tre cose importanti: preghiera, testimonianza e carità. Avete capito? Preghiera, testimonianza e carità. Diciamolo insieme: “preghiera, testimonianza e carità”. Non ho sentito… “Preghiera, testimonianza e carità”. Adesso ho sentito, va bene. Queste cose, Carlo Acutis le ha vissute con tanto impegno: stava molto tempo con Gesù, specialmente nella Messa, a cui partecipava ogni giorno, e pregava davanti al Tabernacolo, per poi annunciare a tutti, con le parole e con gesti d’amore, che Dio ci ama e ci aspetta sempre. Sentite questo: “Dio ci ama e ci aspetta sempre”. Avete capito? Diciamolo insieme: “Dio ci ama e ci aspetta sempre”. Non ho sentito… [ripetono] “Dio ci ama e ci aspetta sempre”. Bravi!
Allora, ragazzi e ragazze, mentre si avvicina il giorno della vostra Cresima, vi propongo di fare così anche voi. Andate da Gesù, incontratelo, e poi dite a tutti che è bello stare con Gesù, perché ci ama e ci aspetta sempre! Cosa fa Gesù? [ripetono] “Ci ama e ci aspetta sempre”. Avete imparato, va bene. Anzi, diciamolo sempre, questo che abbiamo detto. Bravi! Continuate così, gridate a tutti questo messaggio: non solo con le parole, ma soprattutto con gesti d’amore: aiutando gli altri, specialmente chi ha più bisogno. E qual era il messaggio? [ripetono] “Gesù ci ama e ci aspetta sempre”. Siete intelligenti e avete imparato bene! Grazie.
Vi auguro buon cammino, insieme ai vostri catechisti e ai vostri genitori e familiari. Siate testimoni di quanto è bello stare con Gesù e di quanto Lui ci ama. Vi benedico tutti di cuore. E per favore, pregate per me. E qual era il messaggio? [ripetono] “Gesù ci ama e ci aspetta sempre”. Bravi!
Adesso vi darò la benedizione, ma tutti insieme, prima, preghiamo la Madonna perché ci aiuti a incontrare Gesù. Tutti insieme: Ave o Maria, …
[Benedizione]