Intelligenza artificiale: stiamo andando troppo veloci?

Il rapido progresso dell’intelligenza artificiale presenta opportunità e sfide: siamo preparati alle sue implicazioni?

La rapida diffusione dell’uso di strumenti di intelligenza artificiale (IA) e la facilità di accesso gratuito ad alcune delle loro forme sta cambiando le procedure di lavoro di molti cittadini.

Applicati in ambito aziendale, didattico, presso enti ufficiali, in programmi di calcolo o progettazione, banche dati e in molti altri ambiti, trovano impiego anche nel campo della ricerca scientifica.

Un articolo pubblicato di recente su Nature afferma che lo “strumento di ricerca approfondita” di OpenIA, lanciato il 2 febbraio, è in grado di sintetizzare informazioni provenienti da decine di pagine web in ampi report. A dicembre, Google ha lanciato uno strumento simile chiamato Gemini.

Molti scienziati che l’hanno provato sono rimasti sorpresi dalla sua capacità di scrivere revisioni della letteratura o articoli di revisione completi. I vantaggi del suo utilizzo includono la velocità, la possibilità di effettuare ricerche su Internet e le migliori capacità di ragionamento del modello linguistico.

Tuttavia, sul suo sito web, OpenIA ammette che il suo strumento ha dei limiti e può commettere errori nelle citazioni bibliografiche e non riuscire a distinguere tra informazioni affidabili e sentito dire.

Elon Musk al lancio di Grok 3


Il 18 febbraio è stata presentata Grok 3, la nuova versione dell’intelligenza artificiale sviluppata da xIA, la società di intelligenza artificiale di Elon Musk.

Si tratta di una versione migliorata dello strumento lanciato ad agosto, con prestazioni 10 volte superiori rispetto alla versione precedente. Inoltre, impiega meccanismi di autocorrezione che evitano gli errori di alcuni chatbot AI, che danno per certi fatti falsi.

Secondo i suoi promotori, si tratta di uno strumento molto preciso che verrà integrato in X, consentendogli di accedere ai dati in tempo reale. Si tratta di uno strumento a pagamento a cui è possibile accedere pagando una quota mensile per Premium+ X.

Nei test delle prestazioni condotti da xIA, Grok 3 ha superato Gemini di Google, DeepSeek e Chat GPT di OpenIA.

Valutazione bioetica

La rapida evoluzione dell’intelligenza artificiale verso l’accesso di massa presenta tante possibilità quanti rischi. Questi strumenti utilizzano algoritmi progettati per gestire enormi quantità di dati, combinandoli in modo predefinito per produrre risultati non esenti da distorsioni. Questi pregiudizi possono essere dovuti ai limiti di questi strumenti, ma anche alla progettazione stessa degli algoritmi che possono selezionare determinate informazioni, censurarle o manipolarle, il che richiede un loro uso prudente, insieme alla necessità di apprendimento che ci consenta di sfruttare la loro ampia utilità senza cadere nella fiducia indiscriminata nella veridicità dei loro risultati.

La proposta di un uso etico di questi strumenti implica la loro applicazione prudente e l’analisi critica dei loro risultati, evitando di trasferire alla vita dei cittadini, alla loro formazione o alla loro cultura i possibili pregiudizi ed errori insiti nel loro utilizzo.