Mancano ormai pochissimi giorni all’atteso, storico viaggio di Papa Francesco in Iraq. È la prima volta che un Pontefice si reca nella terra di Abramo, padre delle tre grandi religioni monoteiste. Una terra in cui il cristianesimo è presente fin dai tempi apostolici.
Secondo la tradizione, infatti, il cristianesimo fu diffuso in Mesopotamia nel I secolo dalla predicazione di San Tommaso Apostolo e dei suoi discepoli, per estendersi poi all’Asia orientale. L’Iraq è quindi una terra biblicamente e storicamente importante per tutti i cristiani. Ma la storia della comunità cristiana, suddivisa oggi tra Caldei, Siriaci, Armeni, Latini, Melchiti, Ortodossi e Protestanti, sin dall’arrivo dell’Islam e anche dopo la nascita dell’Iraq indipendente, è stata segnata da persecuzioni e discriminazioni, accentuate negli ultimi tempi con l’avvento del sedicente Stato Islamico.
Particolarmente dolorosa è stato l’esodo dei cristiani dalla Piana di Ninive, con oltre 100.000 persone costrette ad abbandonare le loro case. Molte famiglie stanno lentamente tornando ma la situazione non è semplice. Nonostante la solidarietà della comunità cattolica internazionale, è forte il senso di insicurezza dei cristiani che si sentono ancora minacciati e discriminati.
Per questo la presenza del Papa rappresenta un grande motivo di speranza. Qui il programma del viaggio in programma dal 5 all’8 marzo. La visita del Papa in Iraq è il 32º viaggio internazionale di Francesco che li riprende dopo quasi un anno e mezzo, periodo in cui ha dovuto rinunciarvi a causa della pandemia di Covid-19. L’ultimo viaggio apostolico lontano dall’Italia risale al novembre 2019 in Thailandia e Giappone.
Il logo del viaggio vede sul fondo la mappa geografica dell’Iraq con il Tigri e l’Eufrate. In basso a sinistra l’immagine del Santo Padre nell’atto di salutare il popolo iracheno e sulla destra una palma da datteri caratteristica dell’Iraq. Sopra, le bandiere della Santa Sede e dell’Iraq e tra di esse un ramoscello di ulivo recato da una colomba, simbolo di pace. In alto a giro e in basso, in inglese, arabo, aramaico e curdo, il motto del Viaggio Apostolico: “Voi siete tutti fratelli”, tratto dal Vangelo di Matteo.
Anche la medaglia commemorativa, realizzata da Daniela Longo, vede sul fondo la cartina geografica dell’Iraq, dove da Nord a Sud scorrono il Tigri e l’Eufrate. Sulla sinistra, la figura di Abramo, rappresentato in cammino. Sulla destra, compare una palma con datteri. Intorno, la dicitura del viaggio e in basso le date e l’anno. Sul dritto invece lo stemma di Papa Francesco.